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L’export spinge i fatturati delle imprese vinicole

L’incremento, rilevato da Mediobanca per l’anno 2014 su 122 società produttrici, è dell'1,4% grazie all'export che segna un +2,8% e che ammortizza la crescita invariata nel mercato domestico

Roma- Aumenta nel 2014 il fatturato delle imprese vinicole italiane. L’incremento è dell'1,4% grazie all'export che segna un +2,8% e che ammortizza la crescita invariata nel mercato domestico. Il dato che emerge dall'indagine sul settore vinicolo, a cura dell'Area studi di Mediobanca. Lo studio ha considerato l'andamento di 122 società produttrici, con fatturato superiore ai 25 milioni di euro nel quadriennio 2009-2013, ed evidenzia la crescita modesta del settore; la peggiore degli ultimi anni e migliore solo rispetto a quella del 2009, quando le vendite calarono del 3,7%.

Se le vendite in Italia sono stabili, all'estero i produttori italiani continuano ad avere successo, anche se nel 2013 la crescita dell'export fu del 9,1% e quest'anno del 2,8%. L'area più dinamica è quella asiatica che registra un aumento del 16,9% delle vendite, seguita dal Nord America che segna un +6,1%. All'interno della Unione europea il fatturato dei produttori italiani cresce meno (+1,7%), ma il mercato comunitario è quello che pesa di più in termini assoluti sull'export, il 50% del totale contro il 32% del Nord America e il 5% dell'area asiatica. I dati sul 2014 sono stati ricavati da 'interviste' ai singoli produttori (41 cooperative, 75 società a controllo italiano e sei a controllo estero) volte a valutare i dati pre-consuntivi dell'anno e le attese per il 2015 che si prevede positivo. L'82% dei produttori ritiene possibile una crescita delle vendite in Italia: tra loro, il 50% la stima entro il 5%; il 23,5% tra il 5 e il 9,9%; i più ottimisti, l'8,8% degli imprenditori, pensano di poter raggiungere e superare il 10% di crescita.

Le regioni italiane che registrano performance migliori rispetto alla media nazionale sono il Veneto e la Toscana. Le aziende toscane segnano, ad esempio, una forte proiezione internazionale con export al 68% del fatturato, sopra il dato medio del 50%. Le imprese venete, invece, primeggiano sotto il profilo reddituale con un 'roi' (rendimento del capitale investito) al 9,3% e un 'roe' (andamento della redditività netta) al 9,8%. La media nazionale è rispettivamente del 6% e del 2,9%. Secondo l'indagine, i 'top seller' nel 2014 sono il Gruppo Cantine Riunite-Giv che si conferma primo con 536 milioni e un +0,3% sul 2013, Caviro che flette del 2% a 314 milioni e la divisioni vini della Campari che perde l'8,3% a 209 milioni. La crescita maggiore in termini percentuali è della Mgm che passa da 66 a 73 milioni (+10,1%), seguita dalla Ruffino: sale da 75 a 81 milioni, più 8,4% su anno, ed è la società 'record' per fatturato realizzato all'estero con il suo 92,9%.

in data:21/03/2015

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