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L'olio evo si fa in montagna. In Piemonte non solo vigneti di Nebbiolo
Sono oltre 300 le piante d'olivo coltivate sotto il Mombarone a Settimo Vittone. Conferite oltre 970 quintali di olive da oltre 600 conferitori
Roma- L'olio si fa in montagna. A Settimo Vittone (Torino) non ci sono solo i vigneti di Nebbiolo sui bellissimi Topiun in pietra e legno che rendono unico il paesaggio del Piemonte al confine con la Val d'Aosta. Sono oltre 300 le piante d'olivo coltivate sotto il Mombarone. Il "frantoio di comunità" ha visto invece conferire oltre 970 quintali di olive da oltre 600 conferitori di tutto il Piemonte e anche dalla Lombardia. La quantità è quadruplicata rispetto alla scorsa stagione. I numeri sono stati presentati nella Sagra delle Olive.
Il frantoio è stato inserito in fabbricato di proprietà del Comune di Settimo Vittone, dismesso, struttura che ha ospitato per molti anni le vasche per l'allevamento degli avanotti al servizio di uno stabilimento ittico inaugurato da Maria José nel 1932. Le risorse per la trasformazione e l'acquisto sono state ricavate dalla prima edizione dei "Fondi per i Comuni di confine" del 2009 con i quali a Settimo sono stati avviati numerosi progetti di sviluppo e promozione. "Oltre il frantoio, costato 72.000 euro e il recupero dell'edificio, è stata fatta la cartellonistica della rete sentieristica e le varie bacheche, completata l'area di sosta della palestra di roccia, recuperato un mulino dismesso". Il frantoio è stato inaugurato nel 2011, la prima sagra è del 2002.