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La Capitale anticipa tutti: nasce il primo ristorante di gelato
A realizzarlo è Gelato D’Essai da Geppy Sferra. L’idea è quella di creare un piatto salato partendo dal gelato, senza mutarne affatto le caratteristiche tradizionali
Roma- La Capitale fa da apripista al primo ristorante di gelato. A realizzarlo è Gelato D’Essai da Geppy Sferra. L’idea è quella di creare un piatto salato partendo dal gelato, senza mutarne affatto le caratteristiche tradizionali. Il progetto è del gelatiere Geppy Sferra e il ristorante si trova Centocelle, quartiere periferico di Roma che aveva visto i natali della prima gelateria nel 2011 con il nome di Strawberry Fields e ora diventata, con il nuovo progetto, Gelato d’Essai da Geppy Sferra. La proposta gastronomica nasce dall’unione dell’esperienza professionale dei gelatieri Geppy Sferra, Alessio Schioppa e dello chef Marco Mezzaroma. Nel menu del ristorante il gelato è abbinato a grandi aree gastronomiche: Il Gelato e l’Orto, Il Gelato e il Mare, Il Gelato e la Fattoria. La proposta è realizzata con verdure e frutta di stagione biologica e biodinamica e con carni di animali allevati allo stato semibrado.
Sfiziosi gli abbinamenti gelato e vegetali come il Carciofo alla romana e cialda di patate all’elicriso con gelato alla liquirizia di Rossano e la Crema di patate, bieta e funghi pioppini con gelato alla nocciola romana. Sapori interessanti anche ne ‘Il Gelato e il Mare’ e ne‘ Il Gelato e la Fattoria’ con lo Sgombro al sesamo e spinacino con gelato al caffè, il Curry di pollo con gelato al cocco e la Misticanza, coppa, toma, melograno e sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli. Il menu include anche una proposta degustazione “Fai da te” comprensiva di 3 portate a scelta e un dessert oppure di 5 portate a scelta e un dessert. A completare il menu una selezione di vini bianchi e rossi, poche etichette attentamente scelte per valorizzare al meglio i piatti del Ristorante Gelateria.
“Il mio desiderio- afferma Geppy- è di ricercare una confluenza tra gastronomia e gelateria senza snaturare affatto il gelato, ma anzi approfittando proprio delle sue particolari qualità e mettendole a frutto in preparazioni che, sposando i metodi e i gusti della tradizione culinaria, ci fanno scoprire qualcosa del gelato che finora non sapevamo”