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La Pac fa litigare Catania e Ciolos

Durante un incontro organizzato a Roma da Coldiretti duro scambio di vedute sulla Politica agricola comune tra il ministro italiano per le Politiche agricole e il commissario europeo all'Agricoltura

Roma – Toni accesi oggi a Roma tra il ministro per le Politiche agricole Mario Catania e il Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos. Motivo del contendere le strategie della futura politica comune (Pac). L’animato dibattito è avvenuto durante l’incontro organizzato a Palazzo Rospigliosi dalla Coldiretti.

 A non nascondere subito la sua contrarietà alla proposta Pac 2014-2020 della Commissione europea è stato per primo il ministro Catania. “Il modello di Politica agricola comune che propone la Commissione Ue – ha detto - per il futuro, per gli anni 2014-2020 non e' al passo coi tempi. "Dacian – ha continuato Catania - quello che proponi e' un modello di Pac che sembra scritto con un ritardo temporale di 6 o 7 anni. l'agricoltore europeo oggi – ha incalzato - si trova in particolari difficolta' nel rapporto con il mercato a fronte di una fortissima volatilita' dei mercati, di una concorrenza sempre piu' acuta sulla materie agricole". Un modello inoltre che - sempre secondo Catania, prevedendo di dare aiuti per 200 euro ad ettaro premia "la proprieta' fondiaria e chi decide di dismettere l'attivita' agricola, laddove invece ci sarebbe bisogno di concentrare di nuovo su chi ne ha bisogno"

Rapida è stata la risposta di Ciolos, che ha replicato a quella che ha chiamato "una provocazione" del ministro italiano. "Mario - ha detto - tu dici che la proposta sulla Pac e' in ritardo di 6 o 7 anni, ma l'Italia non stava al tavolo? Non e' uno Stato membro importante? Io sono commissario da febbraio del 2010, avevo gia' delle conclusioni dei ministri sul tavolo e ho dovuto fare la mia proposta". Comunque, Ciolos ha concluso dicendo che "chi non fa nietne, non avra' niente"

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