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La Pizza Napoletana finisce nella tagliola della riforma Ue

L'impianto legislativo sulla qualità della Commissione europea mette a serio rischio le Specialità tradizionale garantite che hanno protetto la ricetta e non il nome

Roma - La Pizza Napoletana Stg finisce in brutti guai. La riforma sulla qualità messa a punto dalla Commissione europea mette a rischio la Specialità tradizionale garantita (Stg). L’impianto legislativo teso a introdurre l'etichetta d'origine obbligatoria per tutti i prodotti agricoli europei e mirato a rafforzare e rendere più chiare le regole di qualità esistenti nell' Unione europea pone condizioni più severe di tutela per le Dop, Igp e Stg.

La proposta, nata su iniziativa del Commissario Dacian Ciolos, potrebbe, a difesa del consumatore, abolire le Stg che non hanno protetto il loro nome, come appunto la Pizza Napoletana Stg, ma solo la ricetta. Le battaglie compiute in queste anni per far riconoscere nel 2009 il riconoscimento di qualità per il prodotto napoletano potrebbero rilevarsi dunque effimere.

Gli esperti dell’ Unione motivano tali provvedimenti dalla giustificazione di ridurre al minimo il rischio del consumatore di essere tratto in inganno di trovardi davanti sia a una Pizza Napoletana Stg che deve rispettare precise regole che a una Pizza Napoletana che di napoletano ha solo il nome che è utilizzato in tutto il mondo.

Il provvedimento, se dovesse trovare dunque il consenso e l’approvazione del Consiglio Ue, avrebbe il risultato di far sopravvivere la Pizza Napoletana al massimo per un periodo transitorio che finirebbe nel 2017.

La via d’uscita per salvare il marchio sarebbe dunque solo uno: quello di presentare una domanda di registrazione all’Ue con l’aggiunta di un termine all'attuale denominazione come “Pizza Napoletana Verace” o “Pizza Napoletana Tradizionale”.

In ogni caso il verdetto sembra ancora lontano. Il dibattito nell'Unione avrà inizio lunedì al Consiglio dei ministri dell'agricoltura e impiegherà diversi mesi prima di concludersi. A questo va aggiunto che la proposta dovrà confrontarsi con l'Europarlamento.