Filiera Corta
La birra supera il vino nei gusti degli italiani
Uno studio del Censis dimostra che il 59% preferisce "la bionda", una percentuale oscillante tra il 50% e il 40% il vino mentre un 30-40% gli aperitivi
Roma – Si modificano in Italia i gusti e le preferenze per le bevande alcoliche. A segnalarlo è il Censis che ha elaborato i dati in serie storica dell’ Osservatorio permanente giovani e alcol/Doxa condotte dal 1991 al 2010. Nell’analisi sono state prese in considerazione i consumi nel tempo, tra il 1991 e il 2011, di bevande alcoliche (birra, vino, aperitivi e superalcolici) tra giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Il risultato dimostra che tre quarti degli intervistati si dichiara consumatore di almeno una bevanda alcolica: 59% birra, seguita dal vino con una percentuale che oscilla tra il 50% e il 40%, dagli aperitivi con il 30-40%, e infine dai superalcolici con il 20-30%. A questo va aggiunto che in il consumo di birra e' quasi stabile, mentre si registra un calo di consumo di vino: aumenta la platea dei consumatori moderati e calano i consumatori eccessivi.
Il consumo di aperitivi e di superalcolici, invece, segnano rispettivamente un incremento del 10% e del 20%, aumento legato alla moda del 'fuori pasto'. Il consumo di aperitivi (10%) e superalcolici (20%), nel ventennio considerato, segna una crescita. Piu' 'responsabile' la serie storica del consumo del vino: aumenta la platea dei consumatori moderati e calano i consumatori eccessivi. Anche la birra segue un trend analogo.
Per quanto riguarda gli aperitivi, aumenta sia la platea dei consumatori sia quella dei consumatori eccedentari. La moda del fuori pasto porta i giovani a consumare sempre piu' spesso gli aperitivi soprattutto nei fine settimana e sempre in compagnia. Per i superalcolici, la quota di bevitori regolari e' bassa e al di sotto della media europea, ma dal 2000 al 2010 si registra un aumento della quota relativa a fenomeni di consumo eccedentari, che coinvolgono entrambi i sessi.
Dalla comparazione tra il campione del 1991 dei consumatori della classe di eta' 15-24 anni, il campione del 2000 dei giovani adulti tra i 25 e i 34 anni, e i giovani adulti che nel 2010 rientrano nella fascia d'eta' 35-44 anni, si registra invece un aumento dei consumi alcolici solamente nella fascia di eta' 25-34 anni. Allo stesso tempo in merito ai luoghi di consumo e ai contesti lo studio mostra che chi vent'anni fa aveva tra i 15-24 anni non faceva un consumi eccessivo.
Negli anni invece è cresciuto il consumo di tutte e quattro le bevande alcoliche e gli stili di consumo tendono a essere in piu' occasioni caratterizzati da forme di abuso. E' il caso delle persone nella fascia d'eta' giovane-adulta (25-34). Benche' continui ad essere il vino la bevanda piu' bevuta in famiglia ai pasti, cresce il consumo di superalcolici tra amici, fuori pasto e in discoteca. Aumenta il consumo di birra in vacanza, aumentano significativamente i consumi di tutte e quattro le bevande alcoliche in compagnia del partner e aumenta il consumo di aperitivi.
Con l'eta' adulta, e cioe' per gli individui del campione tra i 35-44 anni - cioe' di coloro che vent'anni fa avevano tra i 15-24 anni - si registra un ritorno agli stili di consumo moderato precedenti, accompagnati da comportamenti di svago e tempo libero piu' consapevole.
All'aumento dell'eta' anagrafica corrisponde una diminuzione dei consumi di alcol, e soprattutto di quelli eccessivi; si beve quotidianamente, ma in maniera piu' moderata. Calano i consumi regolari ed eccessivi di superalcolici e aperitivi, che vengono bevuti solo in particolari occasioni, aumenta il consumo di vino tra amici e di tutte le bevande alcoliche con il partner.