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La cannabis entra nelle cucine gourmet
Lo chef californiano ventiquattrenne Christophe Sayegh impasta, crea, mescola, usando la marijuana. Il suo menù è proposto nel locale "The Herbal Chef" di Los Angeles
Roma- Nelle cucine d'autore sbarca la cannabis. Succede in California dove lo chef californiano ventiquattrenne Christophe Sayegh impasta, crea, mescola, usando la marijuana. Mai dunque come adesso la notizia food, che arriva da oltreoceano, entra prepotentemente in queste ore nel dibattito italiano sulla legalizzazione della cannabis. Il menu a base di cannabis che lo chef propone, da circa due anni, nei sui ristoranti, in California, a New York e nel locale "The Herbal Chef" di Los Angeles cavalca l'onda della legalizzazione per uso personale in molti Stati offrendo la possibilità di vivere una cucina gourmet che sia non solo un'esperienza per il palato.
A chi chiede a Sayegh il motivo della sua scelta rispondere che per lui "è tutta una questione di cibo, penso che - se usi la cannabis a scopo ricreativo o medicinale ricevi comunque spiega quelle sostanze, quindi in ogni caso ne trai benefici. Non importa il motivo". "Uso la cannabis nei miei piatti in diversi modi. La uso- dice ancora- per dare un aroma, un sapore in più, ma la uso anche per il suo principio attivo, l'elta-9-tetraidrocannabinolo, che è quello che ti fa sentire euforico".
Lo chef californiano, prima di diventare uno chef, all'università Christophe ha studiato biologia molecolare, poi ha scelto di dedicarsi completamente alla sua passione. In California si voterà a novembre sulla legalizzazione per uso personale della cannabis per chi ha più di 21 anni