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La crisi non spaventa la pizza

Secondo l'analisi dell'Istituto Europeo della Pizza Italiana il settore registra la crescita del prodotto da asporto e dei dipendenti

Roma - La pizza può essere considerato un business. Stando ai dati rilasciati dall'Istituto Europeo della Pizza Italiana in occasione di Tirreno Ct dal 2001 al 2010 le pizzerie sembrano infatti non risentire della crisi economica in atto visto che le “classiche” (escluse cioè quelle al taglio, d'asporto e a domicilio) sono cresciute del 14% passando da 22.230 a 25.300, mentre per quelle da asporto si è registrato un forte aumento: da 18.821 nel 2001 sono passate a 26.700 nel 2010 (+42%).

L’analisi, offerta nell’ambito della manifestazione dedicata alla ristorazione e al turismo in svolgimento a Carrara fino al 10 marzo, evidenzia però un calo del numero dei coperti passati da 20.800 di 11 anni fa ai 17.100 del 2010 (-18%) registrando così una flessione rispetto al 2001 (271.000 euro) al 2007 (304.000) e al 2010 (285.000 -6,25% sul 2007). Trend economico che comunque non ha portato nel decennio una grossa flessione del fatturato complessivo del settore tanto che nel 2001 il valore totale degli incassi ammontava a 9.900 milioni di euro, nel 2010 è aumentato del 67,7%, a 16.630 milioni di euro. Analogo discorso per il numero degli addetti del comparto, passati da 85.800 a 87.316. A questo va aggiunto che nella sua interezza l'incidenza della pizzeria sulla ristorazione è salita al 40% nel 2010 contro il 32,4% del 2001. L'Istituto europeo della Pizza Italiana ha segnalato inoltre che un italiano mediamente consuma 7,6 chilogrammi di pizza all'anno, piazzandosi solo secondo nella classifica mondiale dopo gli americani, con 13 chili annui ciascuno in media.

Infine va ricordato che la pizza e la sua preparazione è stata al centro della manifestazione di Carrarafiere, dove si sono svolte le selezioni finali, organizzate da Pizza e Pasta italiana in sinergia con la Scuola italiana pizzaioli, del Giro Pizza Europa, campionato internazionale di pizza di cui la gara finale  si svolgerà a Parigi il 29 e 30 marzo. Il primo posto della selezione di Tirreno Ct è andato a Besir Limani lituano, pizzaiolo della pizzeria La Torretta dell'Aquila (distrutta dal terremoto) con la pizza ''Fatalita''' composta da pomodoro, rucola, burrata, noci, pomodori secchi e funghi pioppini. Secondo il francese John Berg della pizzeria Le Barone in Normandia, mentre la terza piazza è stata assegnata a Camuz Abdallah, pizzaiolo marocchino della pizzeria Valentina di Mantova. I primi dieci pizzaioli in gara alle selezioni di Tirreno Ct parteciperanno alla finalissima di Parigi

in data:08/03/2011

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