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La crisi non spaventa le aziende alimentari
Un`analisi congiunturale sulle previsioni 2013 realizzata da Format per Federalimentare segnala che nell'ultimo anno, 6 aziende su 10 hanno effettuato investimenti e 1 su 2 continuerà a farlo per il prossimo biennio
Roma- Nonostante il perdurare della crisi, l`andamento delle aziende alimentari appare migliore rispetto alla media dell`industria italiana. Ma non mancano elementi di criticità, evidenziati da un`analisi congiunturale sulle previsioni 2013 realizzata da Format per Federalimentare su un campione di 1.000 imprese alimentari con più di 9 addetti. Nell`ultimo anno, 6 aziende alimentari su 10 hanno effettuato investimenti e 1 su 2 continuerà a farlo per il prossimo biennio. Le risorse vengono allocate soprattutto in nuovi prodotti per i mercati esteri, sostenibilità, formazione personale, certificazione, cooperazione per la distribuzione.
L`occupazione 2013 resta stabile: solo 1 azienda alimentare su 10 ha ridotto l`organico. Ma non mancano elementi di criticità: ulteriore caduta dei consumi, erosione dei ricavi, incremento dei costi dell`energia, dei servizi e della pressione fiscale.
Per Filippo Ferrua Magliani, presidente di Federalimentare: "Le difficoltà dell`industria alimentare continuano, fra luci e ombre. Per il rilancio, è necessaria una forte spinta sulle deduzioni fiscali per l`estero e sulla riduzione dei costi del credito, dell`energia e dei servizi alle imprese. Questa leggera ripresa di fiducia non deve essere assolutamente inibita da aumenti di Iva, di pressione fiscale, di ulteriore contrazione della spesa delle famiglie".