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La guida Michelin retrocede Cracco. Tre stelle a St.Hubertus
L'Italia resta il Paese più premiato dalla "Rossa" dopo la Francia. Ventisei nuovi riconoscimenti per lo Stivale. La regione più dinamica è la Lombardia
Roma- Brutto colpo per uno degli chef più mediatici in Italia: Carlo Cracco da due stelle scende a una. Stessa sorte per Claudio Sadler. A ridimensionare gli ex bistellati è la nuova edizione della guida Michelin Italia. Debutta invece tra i tre stellati Norbert Niederkofler con il St.Hubertus del Rosa Alpina (San Cassiano-,Bolzano). Il ristorante va fare compagnia agli otto già esistenti. Il bilancio per lo Stivale è di 26 nuove stelle. Il risultato conferma l’Italia il Paese più premiato dopo la Francia. Tre i ristoranti nella fascia a due stelle (in tutto 41 ristoranti italiani): il Vun di Andrea Apreda all'Hotel Park Hyatt di Milano, La Siriola dell'Hotel Ciasa Salares ( San Cassiano) di Matteo Metullo e il Magnolia di Cesenatico (Rimini) con lo chef Alberto Faccani. Ventidue le nuove stelle Michelin (306 in tutto i ristoranti a una stella in Italia). Gli altri tre stellati sono invece Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull'Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano.
Le regione più premiate sono Lombardia, Piemonte, Toscana e Roma. La Capitale raccoglie altri tre ristoranti stellati: All'Oro di Riccardo Di Giacinto all'interno del realis The H'All Taylor Suite, Adriano Baldassarre al Tordomatto e Fabio Ciervo a La Terrazza dell'Hotel Eden. A Milano prendono l'attesa stella Matias Perdomo con il suo Contraste, Eugenio Boer con Essenza e Roberto Conti con Trussardi alla Scala. La palma d'oro delle stelle spetta ancora una volta alla Lombardia, regione più dinamica, con 7 novità nel 2018 e in totale 63 ristoranti stellati. Al secondo posto la Campania, con 41 ristoranti stellati. Segue il Piemonte e quindi il Veneto a quota 38 e la Toscana, con 35 ristoranti.