Filiera Corta
Le marche commerciali riempiono la busta della spesa
Secondo uno studio realizzato dall'istituto SymphonyIRI le merci dal prezzo più vantaggioso hanno raggiunto una quota di vendite del 16,4%
Roma - Le marche commerciali si confermano in forte ascesa. Il dato positivo questa volta, dopo quello di MarcabyBolognafiere, è confermato dalla ricerca “La marca privata in Italia: possiamo parlare di Store Brands?” realizzata dall'istituto specializzato SymphonyIRI.
L’analisi, effettuata sull’anno appena concluso, evidenzia, come le marche commerciali (private label), ovvero la merce dal prezzo più vantaggioso che porta il nome della catena distributiva o del supermercato che la commercializza, ha raggiunto una quota di vendite del 16,4% (circa un sesto del totale) pari al 6,3% in più rispetto al 2009 e un fatturato di oltre 8 milioni di euro.
L’andamento favorevole alle private label è spiegato nella ricerca dal fatto che “la generale stasi dei consumi registrata durante gli ultimi anni sta dando una spinta alla penetrazione dei prodotti di marca commerciale”, tanto che ''è ormai consuetudine trovare nel carrello della spesa dei consumatori italiani prodotti a marchio commerciale''. Una fenomeno di mercato – si spiega ancora - che da anni si registra in altri Paesi, quali Regno Unito, Spagna o Germania e che ora sta prendendo piede anche da noi.
Lo studio realizzato ipotizza inoltra che ''nel corso dei prossimi 5-7 anni la marca commerciale raggiunga anche in Italia una quota del 22-25%, allineandosi a quella di altri Paesi europei''
I motivi della crescita sono individuati invece in diversi fattori. Primo fra tutti che la scelta che cade sulle marche commerciali è dovuta alla crisi ma non solo. La ricerca dimostra infatti che la crescita delle marche commerciali non compensa il calo dell'industria di marca. La cosa è spiegata dal fatto che i consumatori che non possono più permettersi i marchi celebri ricorrono anche ad altre soluzioni: discount, ricorso alle promozioni, riduzione dei consumi.
A questo va aggiunto che le marche commerciali non vengono scelte solo per ragioni economiche: l’analisi spiega che aumenta la fidelizzazione del cliente anche per i prodotti che si attestano su segmenti di prezzo più alto. Infine è bene ricordare che la private label cresce su tutti gli scaffali, in particolare nel fresco, nell'ortofrutta e nella drogheria alimentare (drogheria e fresco rappresentano più del 50% del fatturato della marca privata). Per quanto riguarda le bevande è ancora forte il presidio dei brand più famosi.
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