Filiera Corta
La pasta torna ad essere il "bene rifugio" come nel dopoguerra
Causa la crisi economica- segnala Eurispes nel Rapporto 2014- gli italiani cambiano le modalità di acquisto alimentare con una diminuzione di vendite del 10 per cento. In netta diminuzione gli sprechi a tavola che passano dal 30 al 7 per cento
Roma- Gli acquisti alimentari negli ultimi cinque anni sono diminuiti di un 10 per cento per un importo pari a 20 miliardi di euro in meno. A stabilirlo è l’Eurispes nel Rapporto 2014 realizzato con un’indagine 2012 tramite dati di Federalimentare. Dall’analisi emerge una crescita dell'acquisto di pasta, in quanto bene economico che permette di mettere a tavola un pasto soddisfacente. Nel carrello della spesa, spiega Eurispes, la pasta e' aumentata dallo 0,58% allo 0,61%, tornando al centro dei consumi degli italiani come nei difficili anni del Dopoguerra. Viene spiegato inoltre che oltre 10 milioni di italiani mettono la pasta in tavola tutti i giorni.
Il risultato- argomenta l’Istituto di ricerca , è ovviamente il frutto della crisi economica che ha obbligato gli italiani a una ridefinizione del proprio paniere alimentare, con un taglio della quantita' e una selezione diversa rispetto al passato favorendo una riduzione degli sprechi e degli scarti alimentari, calati dal 30% al 7 per cento.
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