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Filiera Corta

La spesa alimentare cresce grazie a distanziamento sociale e smart working

Registrato un incremento in valore degli acquisti di cibi e bevande del 9,2% su base annua, mettendo a segno la variazione più alta degli ultimi 10 anni

Roma-  Continua la crescita degli acquisti alimentari domestici dopo il lockdown . L 'andamento emerge con il panel Ismea-Nielsen, dopo l'andamento stagnante del 2019 (+0,4%), il primo semestre di quest'anno ha fatto registrare un incremento in valore degli acquisti di cibi e bevande del 9,2% su base annua, mettendo a segno la variazione più alta degli ultimi 10 anni. L'andamento positivo degli acquisti alimentari delle famiglie è una diretta conseguenza della chiusura del circuito Ho.re.ca nei mesi clou dell'emergenza sanitaria, e di una ripartenza ancora stentata del canale extra domestico almeno fino al mese di giugno, legata alle restrizioni degli spostamenti e alle modalità di lavoro a distanza di molti italiani.

Al più 18% degli acquisti registrato a marzo, hanno fatto eco crescite a doppia cifra anche nei mesi di aprile e maggio ( rispettivamente  +11% e +14%) , in parte penalizzate da una Pasqua e un ponte del primo maggio senza possibilità di convivialità; nel mese di giugno, con il graduale ritorno alla normalità, il trend positivo si è leggermente affievolito attestandosi comunque a +7% e facendo sì che il secondo trimestre si chiudesse con un incremento di spesa medio dell'11%, dopo il +7% del primo trimestre. 

I vari comparti, seppur tutti in terreno positivo rispetto al 2019, hanno avuto una crescita della spesa di diversa intensità: in particolare carni, formaggi, ortofrutta e oli hanno avuto incrementi superiori alla media (rispettivamente + 10,5%, + 12,5% , +12%, +13,5% ),  mentre segni più sotto la media sono stati registrati dalle acque e bevande analcoliche (+3,5%) e dai  prodotti ittici (+4,4%).

A livello di singole referenze, si segnala un'ottima performance della birra (+16,2% in valore), delle uova (+ 22%), delle patate (+20,2%) e degli agrumi (+20%), a fronte di una frenata degli ortaggi di IV gamma, che registrano un decremento della spesa del 6%,  e una situazione ancora negativa per il latte fresco ( -1,3%), nonostante la chiusura dei bar nel periodo più buio della pandemia.

In relazione alla scelta dei canali distributivi, il canale prevalente resta quello dei Supermercati con uno share del 43% e un trend positivo del 11,6%; di pari entità la crescita della spesa nei Discount (+11,7%) con uno share del 15%.

in data:09/09/2020

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