Filiera Corta
La tazzina di caffè perde consenso tra gli italiani
In calo dell’1,4% le vendite nell’ultimo anno. Regge l’export di settore con una crescita del 21,2%
Roma – La crisi, anche se in maniera lieve, sembra aver toccato la tazzina di caffè. Gli ultimi dati resi noti in occasione di Host 2011, Salone internazionale dell'ospitalità professionale in programma a Fieramilano dal 21 al 25 ottobre, segnalano infatti un calo di vendita nell’ultimo anno dell’1,4%. Il settore, che coinvolge 700 aziende coinvolte a livello produttivo, quasi 7mila addetti specifici e poco più di 3 miliardi di euro come valore complessivo della produzione di cui oltre 600 milioni destinati all'esportazione, può però – fanno sapere gli addetti ai lavori- contare ancora su quasi 70 milioni le tazzine di caffè consumate dagli gli italiani ogni giorno in circa 130mila pubblici esercizi.
Analizzando il settore a tutto tondo, e più in generale il valore del mercato del caffè, si registra che il 30% è concentrato nel dettaglio alimentare, il restante 70% è nei bar, ristoranti e esercizi commerciali.
I dati sul caffè lavorato in Italia, sulla base di recenti dati della Camera di Commercio di Milano (luglio 2011), segnalano che l’esportazione del settore segna un andamento positivo (+21,2%), Concretamente nel 2010 il Belpaese ha esportato caffè torrefatto (non decaffeinizzato) per un valore di oltre 237 milioni di euro, destinato soprattutto a Germania (16,3%), Francia (14,3%) e Austria (7,9%).