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Lactalis fa sul serio. I francesi lanciano un’opa su Parmalat

Nel giorno del vertice italo-francese, l’impresa lattiero-casearia transalpina annuncia l’offerta pubblica di acquisto sul gruppo di Collecchio

Roma - Siamo alla resa dei conti. Lactalis, il gruppo lattiero-caseario francese, ha lanciato un’Opa (offerta pubblica di acquisto) su Parmalat. L’annuncio, arrivato proprio nel giorno del vertice bilaterale Italia-Francia organizzato a Roma, ha tutto il sapore della sfida all’italianità difesa in queste settimane da Palazzo Chigi e alla possibile cordata italiana capeggiata da Intesasanpaolo.

La società transalpina, forte del quasi 29% in suo possesso, ha annunciato la promozione di un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Parmalat a un prezzo di 2,60 euro per azione. In un comunicato i transalpini spiegano che “intendono sviluppare Parmalat come leader mondiale del latte confezionato".
L'Opa – si legge ancora - è stata lanciata "anche a seguito del mutato quadro normativo successivo all`acquisto della propria partecipazione del 28,969% in Parmalat Spa e con l`obiettivo di realizzare un rilevante progetto industriale".
"Noi – ha spiegato il presidente del gruppo Lactalis, Emmanuel Besnier- abbiamo un progetto di crescita ambizioso per Parmalat, farne il gruppo italiano di riferimento nel latte confezionato a livello mondiale, con sede, organizzazione e testa in Italia".

Nella nota si aggiunge inoltre che Lactalis ritiene che nel contesto competitivo attuale sia importante per Parmalat raggiungere dimensioni significative tali da poter sviluppare brand globali. Nel dettaglio, viene precisato, il gruppo francese valuterà l`opportunità di far confluire in Parmalat le proprie attività europee nel settore del latte confezionato, tra le quali quelle detenute in Francia e in Spagna.

Nella sua completezza il progetto industriale di Lactalis prevede la valorizzazione di Parmalat a livello internazionale, grazie alla forte complementarietà tra i due gruppi sia a livello geografico che di prodotto. Inoltre, l`espansione nei mercati in forte sviluppo quali Brasile, India, Cina, nei quali entrambi i Gruppi ad oggi hanno una limitata presenza, potrebbe essere perseguita in modo più efficace attraverso un intervento congiunto.
Infine viene ribadita la volontà di sviluppare il proprio piano nel rispetto dell`italianità di Parmalat, mantenendo la sede in Italia, salvaguardando gli asset produttivi, i dipendenti e la filiera italiana del latte, nell`interesse dell`economia del territorio.

Le azioni oggetto dell'offerta sono complessivamente pari a massime n. 1.298.186.659* per un controvalore di Euro 3,375 miliardi. Il prezzo offerto incorpora un premio del 21,3% circa rispetto al prezzo di borsa delle azioni di Parmalat degli ultimi dodici mesi ed, inoltre, del 33,6% rispetto al Enterprise Value per azione (calcolato come capitalizzazione di borsa al netto della posizione finanziaria netta e delle interessenze di minoranza per azione) degli ultimi dodici mesi.

Lactalis, infine segnala, che intende mantenere Parmalat quotata alla Borsa di Milano e procederà, se necessario, al ripristino del flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni. Obiettivo del gruppo Lactalis-Parmalat è quello di realizzare un giro d`affari pro forma di circa 14 miliardi di euro, diventando il primo gruppo mondiale nei prodotti lattiero-caseari.

Intanto arrivano anche le prime dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi e del il presidente Nicolas Sarkozy a confronto oggi come detto a Roma.

''Auspico - ha dichiarato Berlusconi senza citare il caso Parmalat-  la creazione di grandi gruppi franco-italiani e italo-francesi che possano stare insieme nella competizione globale''.

"Non c'e' motivo di farci la guerra. Come ha detto il presidente Berlusconi, l'Italia hya detto  il presidente Nicolas Sarkozy-  ha piccole e medie imprese molto forti e la Francia grandi gruppi".  Sarkozy ha inoltre spiegato che "l'Italia per noi e' piu' dell'Europa, e' un paese fratello". Spiega di aver parlato con il premier italiano della situazione Parmalat-Lactalis e che i due paesi "sono costretti a trovare una soluzione". Al dossier lavoreranno "Fillon, Lagarde e Tremonti". Sarkozy ha concluso dicendo: "Uniamoci per creare grandi gruppi, ne abbiamo bisogno entrambi" e questo tornerà anche "a vantaggio dell'Italia".

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in data:26/04/2011

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