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Latte: in Italia produzioni, consumi, export in aumento
Lo segnala Fieragricola di Verona, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura in programma per la 115ª edizione dal 26 al 29 gennaio 2022, sulla base dei dati di Clal.it, portale di riferimento per il mondo lattiero caseario
Roma- In Italia crescono produzioni, consumi ed export. Lo scenario frizzante e univoco in tutto il mondo gioca a favore anche della situazione italiana, che a livello produttivo è in controtendenza rispetto ai grandi player europei. Le consegne di latte in Italia sono aumentate del 3,3% fra gennaio e settembre 2021 su base tendenziale, raggiungendo 9.920.000 tonnellate di latte nei primi nove mesi di quest’anno. Lo afferma Fieragricola di Verona, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura in programma per la 115ª edizione dal 26 al 29 gennaio 2022, sulla base dei dati di Clal.it, portale di riferimento per il mondo lattiero caseario.
Per ora l’incremento produttivo è stato assorbito senza intoppi, grazie all’export (+7,9% le vendite oltre confine di prodotti lattiero caseari Made in Italy, con i formaggi italiani che registrano un +9,5%) e a minori importazioni (-11,4% tendenziali fra gennaio e agosto). Addirittura, sono crollati gli acquisti di latte estero (-34,7% per il latte sfuso), mentre le quotazioni del latte spot (il latte in cisterna, venduto con contratti di conferimento non superiori a tre mesi, ndr) hanno toccato valori record ieri sulle piazze di Verona e Milano, punti di riferimento per il mercato nazionale, rispettivamente 47,50 €/100 kg e 47,25 €/100 kg, che significa il 28,38% e il 30,34% in più rispetto alle quotazioni dello scorso anno.
Produzioni mondiali in equilibrio. Le consegne di latte stanno rimanendo in equilibrio su scala mondiale, con l’Unione europea proiettata a mantenere i livelli produttivi del 2021 stabili sui volumi dello scorso anno per effetto della siccità che ha ridotto la disponibilità dei pascoli, per l’incremento delle materie prime e dell’energia e per una spinta ambientale che chiede di ridurre l’impatto della zootecnia in particolare nelle aree vicine al Mare del Nord.
Germania, Francia e Paesi Bassi, che rappresentano i primi tre Paesi europei per volumi di latte, stanno producendo meno. Gli ultimi dati di Clal.it evidenziano decrementi dell’1,6% fra gennaio e settembre in Germania, dell’1,1% fra gennaio e agosto in Francia e del 2,3% fra gennaio e ottobre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Domanda in crescita. Le consegne di latte dei principali Paesi esportatori (Argentina, Australia, Bielorussia, Cile, Nuova Zelanda, Ucraina, Ue-27, Usa, Uruguay) hanno registrato un aumento contenuto, nell’ordine dello 0,7% fra gennaio e settembre 2021 rispetto ai primi nove mesi del 2020.
Le proiezioni del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) relativamente al 2021 stimano un aumento delle produzioni mondiali a 540,93 milioni di tonnellate (+1,3%), seguito da un incremento dei consumi di latte alimentare (+1,5%) e da una crescita dei volumi di latte destinati alla trasformazione (+1,4 per cento).
Prezzi in aumento. In tutto il mondo, grazie a una domanda vivace, i prezzi del latte sono in crescita. Le quotazioni si aggirano intorno a 34,46 €/100 kg in Usa (+4%), 38,80 €/100 kg in Oceania (+7,7%), 38 €/100 kg in Unione europea (+1,6), così come si allineano su indicatori positivi tutti i risultati della Global Dairy Trade in Oceania dello scorso 16 novembre.
Anche le quotazioni delle polveri di latte sono in aumento a livello mondiale, così come le mercuriali dei formaggi, con l’Unione europea in fase espansiva (+5% in quantità l’export a settembre su base tendenziale e +1,2% i volumi commercializzati fra gennaio e settembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020). In particolare, le prospettive dell’export comunitario nel segmento dei formaggi dovrebbero mantenere performance lusinghiere, potendo contare su prezzi più competitivi a livello mondiale (3.302 euro alla tonnellata le quotazioni medie in Ue rispetto a 3.610 €/t in Usa, a 4.204 €/t in Oceania e a 4.633 €/t al Global Dairy Trade).