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Latte: la proposta dei pastori è di 80 centesimi base partenza
Roma- Andranno a Roma portando al tavolo di filiera convocato per giovedi' una proposta che preveda il riconoscimento come acconto di 80 centesimi di euro ogni litro di latte ovino conferito, i pastori sardi che cosi' si sono congedati stamane a Tramatza dove hanno tenuto un'affollata assemblea. I pastori hanno approvato un documento che parte da 75 centesimi a litro di acconto sino a toccare il prezzo di un euro a litro in sede di conguaglio a fine stagione. Gli 80 centesimi richiesti e proposti sono gia' un primo adeguamento della base di 75 centesimi, conseguenza della rivalutazione in positivo registrata negli ultimi dieci giorni dal pecorino romano che, hanno riferito stamane gli allevatori, e' passato da 5 euro al chilogrammo e 6,50 euro al chilogrammo.
I pastori nel loro documento hanno anche elaborato un meccanismo per governare la dinamica dei prezzi e chiesto un impegno dagli industriali per il riconoscimento di una quotazione del latte che non possa mai essere inferiore ai costi di produzione. Ribadita la richiesta di un azzeramento delle amministrazioni dei consorzi di tutela del settore. Richiesta, inoltre, la nomina di un prefetto con compiti di analisi, sorveglianza e monitoraggio delle attivita' di filiera e al contempo la riforma strutturale di tutto il sistema lattiero caseario Sardo compresi gli statuti delle Dop e delle cooperative di trasformazione. da pastori anche la richiesta di specificare in etichetta la provenienza e la percentuale delle diverse tipologie di latte utilizzato per la produzione dei formaggi misti. Intanto è di queste ore la notizia delle dimissioni del Presidente del Consorzio di Tutela del pecorino Romano, come chiesto dai pastori nella bozza di accordo uscita sabato pomeriggio a Cagliari, dopo la riunione fiume in Prefettura, del tavolo del latte
CENTINAIO, "DA UE OK A MISURE, NON C'E' AIUTO DI STATO"
Con il commissario europeo all'Agricoltura Philip Hogan "abbiamo parlato praticamente di tutto: logicamente alcuni provvedimenti" per venire incontro alle richieste degli allevatori sul prezzo del latte ovino riguardano l'operato del governo italiano "e sotto questo punto di vista da parte del commissario non ci sono state obiezioni. Non c'è aiuto di Stato". Lo riferisce il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, al termine dell'incontro a Bruxelles. Il governo pensa di finanziare il ritiro delle forme di pecorino romano rimaste invendute. Con Hogan, continua, "abbiamo parlato di tante cose, non solo della questione sarda, e ancora una volta posso dire che il commissario Philip Hogan ha una particolare attenzione nei confronti del nostro Paese". "Su quello che avevamo proposto - aggiunge Centinaio - abbiamo avuto l'ok anche dall'Europa, quindi l'incontro che faremo giovedì sarà molto più rilassato e disteso per quanto riguarda sia la gestione dell'emergenza che la voglia di riorganizzare questa filiera".