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Latte, pastori sardi al Viminale per un nuovo incontro giovedì 14 febbraio
Un nuovo tavolo sulla protesta dei pastori sardi è fissato alle 15 di giovedì 14 febbraio al Viminale, con associazioni di categoria, governo e produttori. Si e' concluso cosi'. dopo le mobilitazioni dei giorni scorsi, l'incontro di oggi al ministero dell'Interno tra il vicepremier Matteo Salvini e una delegazione di allevatori sardi della Coldiretti, guidati dal presidente Ettore Prandini.
Alla riunione era presente anche il sottosegretario all'Agricoltura, Franco Manzato. "Lavoro per una soluzione entro 48 ore per restituire dignita' e lavoro ai sardi", il commento di Salvini. Tra gli altri impegni, spiega lo staff del ministro dell'Interno, ci saranno interventi di sostegno per le perdite economiche, legate alla mancata produzione e ai bassi prezzi, e la sospensione delle attivita' del Consorzio pecorino romano, sospensione finalizzata all'approvazione del nuovo piano di produzione. All'incontro di questa mattina presente anche una delegazione di olivicoltori pugliesi. Salvini e Manzato si sono impegnati a trovare soluzioni per i danni provocati dalle gelate e dalla xylella.
La giornata ha registrato l'estensione protesta dalle campagne alla Capitale dove in Piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, sono arrivati gli agricoltori colpiti dalle pesanti calamita' con il dimezzamento del raccolto nazionale di olio di oliva ed i pastori messi in ginocchio dalle speculazioni sulle quotazioni del latte. In particolare, di fronte agli insopportabili ritardi ed ai rimpalli di responsabilita' nell'affrontare la drammatica emergenza dei danni provocati dal gelo e dalla Xylella che avanza inarrestabile distruggendo milioni di ulivi, migliaia di agricoltori della Coldiretti guidati dal presidente Ettore Prandini, sono scesi in piazza con i pastori sardi per far conoscere alle istituzioni nazionali la tragedia del latte di pecora sottopagato con un grande striscione "Rispetto per la tragedia dei pastori sardi" davanti a bidoni di latte accatastati. I pastori hanno regalato pecorino romano nella piazza colorata di giallo da gilet, palloncini, bandiere, striscioni e cartelli in cui si legge tra l'altro "Chiudiamo i porti al falso olio italiano", Senza agricoltura non si mangia, "Fermiamo la Xylella E' #disastrocolposo", "Burocrazia fa piu' danni delle calamita'", "Solo promesse per l'olio italiano nessun interesse". L'obiettivo - sostiene la Coldiretti - e' garantire un futuro ad un settore strategico per il Made in Italy e difendere il lavoro, l'economia e il territorio. Sono attesi anche rappresentanti istituzionali.