Filiera Corta
Latte, yogurt e formaggi, mix benefico per obesità e patologie cardiovascolari
Le autorità sanitarie di numerosi Paesi di tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti –riferisce Assolatte - raccomandano di consumare “3 prodotti lattiero-caseari al giorno”, sostenendo questo messaggio con campagne di comunicazione mirate
Roma- Calcio, potassio, vitamine del gruppo B, proteine di alta qualità: sono solo alcuni dei nutrienti di pregio di cui sono ricchi i prodotti lattiero-caseari, che per questo rappresentano una fonte di sostanze indispensabili per vivere. Al punto che le autorità sanitarie di numerosi Paesi di tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti – come ha spiegato Connie Weaver dell’università di Purdue - raccomandano di consumare “3 prodotti lattiero-caseari al giorno”, sostenendo questo messaggio con campagne di comunicazione dedicate rivolte ai cittadini.
Sull’importanza di consumare ogni giorno 3 porzioni tra latte, yogurt e formaggi - riferisce Assolatte - hanno concordato anche gli esperti di tutto il mondo approdati a Granada per il 20esimo congresso internazionale di nutrizione, appena conclusosi. Un incontro che ha rappresentato l’occasione per fare il punto su quanto emerso dagli ultimi studi relativamente al rapporto tra latticini e salute.
Più benefici per ossa e muscoli
Poco conosciuto è il ruolo dei prodotti lattiero-caseari nel mantenimento della massa muscolare negli anziani. Per compensare il calo del tono muscolare determinato dall’età e dalla sarcopenia, Luc Van Loon dell’università di Maastricht ha sottolineato come l’intake delle proteine contenute nei prodotti lattiero caseari e gli esercizi fisici di resistenza permettano di aumentare la massa magra e di migliorare le performance funzionali nei seniores.
Tra i benefici più conosciuti legati a un adeguato consumo di latte, yogurt e formaggi ci sono lo sviluppo e la salute delle ossa. “Costruirsi” un buon capitale osseo da ragazzi e da adolescenti, e saperlo conservare per il resto della vita costituisce una forte garanzia contro l’osteoporosi e il rischio di fratture ossee. Al congresso di Granada è stato sottolineato che a tale scopo giocano un ruolo fondamentale soprattutto il calcio e le proteine, come pure il fosforo e la vitamina D. E’ la sinergia tra tutte queste sostanze che contribuisce alla “costruzione” delle ossa e a diminuire il rischio osseo.
Meno malattie cardiovascolari e metaboliche
Le scoperte più promettenti sono quelle che arrivano dal mondo delle patologie cardiovascolari e metaboliche. Nello studio francese "Monica", condotto per 14 anni, la minor incidenza di mortalità è stata osservata proprio nei soggetti con alimentazione variata e caratterizzata da un elevato consumo di prodotti lattiero caseari, cereali, frutta e verdura. Un risultato che si deve soprattutto al minor numero di decessi di origine cardiovascolare, ha precisato Vanina Bongard dell’università di Tolosa, visto che questo studio ha confermato quanto emerso da altre ricerche: ossia che il consumo di latte e derivati si associa a un minor rischio di sindrome metabolica.
Un effetto dovuto soprattutto a valori più bassi di pressione arteriosa, promossi dall’azione congiunta e sinergica di un “pool” di sostanze presenti nel latte e nei suoi derivati: calcio, magnesio, potassio e peptidi su tutti.
Le ricerche ora si stanno concentrando sul ruolo del fosforo: e solo quello contenuto nei prodotti lattiero-caseari è significativamente associato a una diminuzione della pressione arteriosa e a una riduzione del rischio di ipertensione.
Meno grasso, visibile o invisibile
I prodotti lattiero-caseari sono anche associati a una diminuzione dell’adiposità corporea e del rischio di obesità, ha osservato Mario Kratz dell’università di Washington. Il calcio, le proteine e altri nutrienti del latte e dei suoi derivati potrebbero agire in modo efficace contro l’eccesso di peso, un fattore importante della sindrome metabolica.
Ma anche i lipidi del latte svolgono un ruolo benefico. Tra i diversi tipi di acidi grassi saturi, molto differenti tra loro, quelli di origine lattica sono associati a una diminuzione del rischio cardiovascolare. Alcuni specifici acidi grassi potrebbero contrastare l’eventuale effetto negativo di altri acidi grassi saturi, aumentando il colesterolo “buono”, diminuendo i trigliceridi, l’infiammazione e la resistenza all’insulina. Senza dimenticare che il calcio del latte favorisce anche l’eliminazione dei lipidi.