Filiera Corta
Lattiero-caseari: al burro il titolo di top winners
Secondo un rapporto Iri nel 2013 il mercato aumenta del 3,8 per cento nel retail realizzando in un anno 7,4 milioni di euro di vendite aggiuntive e arrivando a un giro d’affari complessivo di 446 milioni di euro
Roma- In Italia il titolo di top winners del 2013 tra i prodotti lattiero-caseari freschi va al burro e agli altri grassi, che hanno visto aumentare il loro mercato nel retail del 3,8%, realizzando in un anno 7,4 milioni di euro di vendite aggiuntive e arrivando a un giro d’affari complessivo di 446 milioni di euro. Il dato emerge da un rapporto della società di fornitura di dati di mercato IRI, che ha analizzato la situazione in sei Paesi europei (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Gran Bretagna). Nel 2013 i cittadini di queste nazioni hanno aumentato dello 0,9% la cifra destinata all’acquisto di cibi refrigerati, che è arrivata così a superare la boa dei 101 miliardi di euro.
Il raggiungimento di questi risultati si deve, però, a performance- si legge in una nota - molto diverse nelle singole categorie merceologiche di questo complesso universo di prodotti, dove rientrano alimenti molto differenti: dalla frutta alle uova, dal latte alle salse fresche, dai formaggi ai salumi, dai piatti pronti freschi ai succhi di frutta, dagli ittici ai dessert freschi.
A livello europeo i formaggi freschi sono stati i prodotti che hanno mostrato la miglior crescita annua: grazie a un aumento dell’1,3%, hanno realizzato 258 milioni di euro di vendite in più rispetto al 2012, arrivando a fatturare complessivamente 20,4 miliardi di euro. In questo modo, con oltre il 20% di quota, si sono confermati il secondo segmento per importanza, dopo i salumi, nel mercato europeo degli alimenti freschi.
E’ soprattutto in Germania, Francia e Gran Bretagna che le vendite di formaggi freschi hanno mostrato nel 2013 un andamento particolarmente brillante. In Italia, i formaggi freschi hanno consolidato il mercato, confermandosi il n.1 nell’universo del fresh&chilled food, con il 24% di quota a valore pari a oltre 3,4 miliardi di euro di vendite in Gdo.