Food Mania 
            Lavoro: Just Eat, l’hamburger è il re del pasto 
            Emerge dalla Mappa del Cibo a Domicilio con un'analisi sulle abitudini di oltre 10.000 italiani e 22 professioni 
             
            Roma-  L’hamburger   è il re con  41%   di richieste da parte dei lavoratori che si rivolgono al food delivery ed è in crescita rispetto all’anno passato, seguito da  panini   e   piadine   (29% ),  sushi   in diminuzione a favore della  cucina cinese e ramen (21%). 
 
E' quanto emerge dalla Mappa del Cibo a Domicilio al lavoro di Just Eat.   Il food delivery ha analizzato quest’anno le abitudini di oltre  10.000 italiani   e  22 professioni , rivelando la Mappa di come si siano evoluti gusti e approccio al digital food delivery nell’ultimo anno, con un focus specifico sulle abitudini particolari dei lavoratori in sede o in modalità smart working registrate in questi mesi durante l’emergenza Covid-19 e nel 2019. 
 
TOP 10 CUCINE PREFERITE 2019 vs 2018 QUANDO SI LAVORA 
1.      Hamburger ↑
 
41%
 
 
Panini e piadine ↑ 
 
 
29%
 
 
Sushi ↓ 
 
 
26%
 
 
Cucina cinese e Ramen ↑ 
 
 
21%
 
 
Poké ↓ 
 
 
19% 
 
 
Street Food italiani o stranieri 
 
 
16%
 
 
Pollo 
 
 
11%
 
 
Insalata 
 
 
11%
 
 
Healthy food  
 
 
8%
 
 
Cucina etnica ↓ 
 
 
6%
 
 
 
E' segnalato che oltre alle cucine preferite, crescono alcuni food di super tendenza  tra cui  poké  (+500% ) e il messicano  (+86% ), ma anche i toast  (+200% ) e cibi veg  (+130% ). 
Entrando nelle preferenze specifiche, dall’Osservatorio annuale di Just Eat emerge che chi lavora nello sport  predilige poké e hamburger, nell’editoria cinese e ramen, nell’ HR  street food e panini, nella moda  messicano e healthy food, nell’intrattenimento  sushi e ramen, nel mondo della finanza tramezzini e cinese, dal personale della sanità, veri e propri eroi durante l’emergenza, poké e hamburger, nel food & beverage  ancora gli hamburger, nell’ambientale  pollo, ma anche panini e piadine, nel bancario  insalata e poké, nell’estetica  etnico e poké, nell’automobilistico  panini e piadine, come nell’istruzione , nel digitale  pizza e burger, nell’immobiliare  dolci e gelato, nel marketing  sushi, nell’assicurativo  pizza e sushi, nel design  street food e hamburger, nella meccanica  healthy ed etnico, nel turismo  sushi ed etnico, nel commerciale  tramezzini e panini, e infine nella ristorazione e ho.re.ca . sushi e tramezzini. 
Relativamente alla  fascia d’età che ordina di più a domicilio quando lavora, Su tutte vince quella tra i 36-45 anni , al pari dei Millennials , seguiti dagli over 45,  mentre in termini di frequenza maggiore il podio spetta alla fascia 18-25 anni, che ordina quasi ogni settimana. Le donne  sono in pole position, ma gli uomini richiedono food delivery più frequentemente, prima dell’emergenza, le prime tendevano a ordinare con un collega (36% ), per colazione  (60% ) e per pranzo (55% ), gli uomini da soli (36% ) per il break del pomeriggio (56% ) o la sera quando facevano tardi (52% ). Il 36%  postava sui social gli ordini al lavoro per dare ispirazioni, staccare dalla routine e condividere qualcosa di buono che ha provato. Ad ordinare con più frequenza, nello scenario annuale, sono il sud & le isole  (34% )  vs il nord  (26% ), dove però  si ordina più a pranzo (51% ), mentre al  sud  più a cena (43% ). 
L'Osservatorio sul cibo a domicilio durante il lavoro , conferma la popolarità dell’ordinare soprattutto il  pranzo quando si lavora   (70% ), affiancata dall’utilizzo del servizio a domicilio anche per la  cena (60% ), quando si fa tardi lavorando, sia a casa che sul luogo di lavoro, e dall’emergente richiesta per un  break nel pomeriggio in ufficio   (9% ), mentre durante l’emergenza si sono registrati maggiori ordini in pausa pranzo per via dei ristoranti chiusi al pubblico o per gestire al meglio le attività durante lo smart working e la gestione della casa o dei bambini.
Anno su anno chi lavora sceglie di ordinare a domicilio per ottimizzare i tempi  (69% ),  evitare di cucinare la sera prima  (60% ),  prendersi un momento di piacere  (46% ),  provare sapori nuovi dai ristoranti  (39% ) e condividere un momento di socialità con i colleghi  (34% ), questo precedentemente al dilagare dell’emergenza sanitaria.  Ma durante  il COVID-19  la scelta di ordinare a domicilio è stata  motivata, anche quando si lavora,  soprattutto  dal suo valore come coccola rilassante  (41% ), come alternativa alla spesa (35% ) e per evitare le code (13% ) o come partner food per lo smart working e per chi è a casa (10% ).  Il lockdown ha impattato ogni sfera, da quella personale e quella lavorativa, e quindi anche le abitudini di consumo di cibo a domicilio da parte dei professionisti che hanno potuto continuare a lavorare, da casa, o sul luogo di lavoro, e che ritengono, per oltre il 90% del campione , la consegna a domicilio un servizio utile, sia per chi è a casa, sia per il business dei ristoranti (lo pensa oltre il 65% degli intervistati ).  In particolare, lo ritengono utile per chi è a casa i settori dell’editoria e grafica , delle risorse umane e automobilistico, mentre pensano che sia utile soprattutto per i ristoranti, ovviamente il settore Ho.re.ca, seguito da intrattenimento e spettacolo, immobiliare e assicurativo. 
In particolare, anno su anno i lavoratori ritengono molto importanti i tempi di consegna corretti e veloci  (80% ), la possibilità di ordinare facilmente e velocemente  (51% ) e la varietà delle cucine nella propria zona di lavoro  (40% ), ma anche la giusta temperatura del cibo caldo o freddo (70%) , i diversi metodi di  pagamento  (51% ) e la tracciabilità dell’ordine  (49% ). Durante questi mesi critici  sono poi emerse nuove priorità con alcuni lavoratori più attenti ovviamente al tema  della sicurezza , in particolare il mondo digitale, finanza & amministrazione, risorse umane, editoria & grafica, marketing & comunicazione  e infine, automobilistico e meccanica.
Guardando poi ai dispositivi di protezione individuale  in particolare, per l’ambito istruzione e marketing  risultano importanti guanti e mascherine per i rider (27% ), per il sanitario  la consegna contactless  (25% ) e per il digitale  i pagamenti online  (27% ).   La classifica delle professioni che ordinano di più a domicilio, durante il 2019, vede nell’ordine:  estetica & bellezza ,  intrattenimento & spettacolo ,  marketing & comunicazione ,  digitale ,  turismo & viaggi ,  assicurativo ,  editoria & grafica ,  risorse umane ,  finanza & amministrazione   e  sportivo . Si rileva quindi un cambio rispetto all’anno precedente, che vedeva nella top 5 di chi ordina di più dal lavoro: marketing, finanza, digitale, liberi professionisti e vendite.