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Lazio, al via la ristorazione a chilometro zero
L'iniziativa è della Coldiretti regionale in collaborazione con Uliveti del Lazio
Valorizzazione, promozione e comunicazione dei prodotti a Km0 della regione Lazio e presentazione, con avvio di una raccolta di firme, di una nuova proposta di legge di iniziativa popolare che difenda e promuova l’uso dei prodotti a chilometro zero: sono i due progetti che Coldiretti Lazio, in collaborazione con Uliveti del Lazio, presenteranno sabato 11 dicembre a Roma, alle ore 10.30, presso il Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo.
Si tratta - si legge in una nota - due iniziative che vanno nella stessa direzione, quella di favorire, attraverso progetti e normative adeguate, l’incontro tra produttore, trasformatore e consumatore in ambito regionale.
Valorizzazione, promozione e comunicazione dei prodotti a Km0 è un progetto che nasce con l’obiettivo di promuovere le produzioni locali attraverso la creazione, sul territorio, di una rete significativa di acquirenti, partendo dalla Ristorazione, per poi coinvolgere, nel corso del 2011, altre attività (artigiani, soggetti sanitari, negozi, istituti scolastici).
Un piano di sviluppo che si lega, e non casualmente, con il progetto nazionale di Campagna Amica di Coldiretti Lazio, già in corso e partecipato da Coldiretti Lazio, che punta a mettere in evidenza, tra l’altro, anche il fatto che le produzioni locali non siano da preferire per motivi ideologici o campanilistici, bensì perché garantiscono elevati standard di controlli e di sicurezza alimentare, risparmio energetico nella distribuzione e redditività maggiore alle imprese agricole con l’accorciamento della filiera. I prodotti a km zero infatti sono più convenienti, perché hanno costi di logistica e distribuzione minori, sono più freschi e, in genere, si conservano più a lungo evitando sprechi, sono più sicuri perché più controllabili, creano stabilità nel sistema alimentare contribuendo al controllo dei prezzi e favorendo gli investimenti.
“Punto centrale della iniziativa di Campagna Amica, e di questo nuovo progetto regionale, che parte dalla “Ristorazione a chilometro zero” e che andiamo a presentare sabato, spiegano presidente e direttore di Coldiretti Lazio Massimo Gargano e Aldo Mattia - è una nuova consapevolezza sia nella produzione che nel consumo: a questo fine abbiamo proposto un vero e proprio “Patto” con i consumatori basato sulla tracciabilità degli alimenti dalla loro origine e per tutto il percorso produttivo, fino all’arrivo sui banchi del mercato. Obiettivo: rigenerare l’agricoltura italiana e l’autentico made in italy, rendendo distinguibili ai consumatori i prodotti agricoli ed agroalimentari provenienti da filiera corta e favorendo il recupero, per le imprese agricole, di una parte di quel valore aggiunto, materiale ed immateriale, che finora è stato sottratto lungo le filiere.
L’obiettivo principe è dunque quello di implementare la presenza e il consumo nella regione dei prodotti tipici del Lazio.
Considerando inoltre che sono i ristoranti i principali ambasciatori delle eccellenze del territorio verso i consumatori, Coldiretti Lazio e Uliveti nel Lazio, ritengono che le attività, che coinvolgono a vario titolo ristoranti e chef, siano fondamentali nella diffusione dei prodotti a chilometri zero e nella loro pubblicizzazione. Saranno naturalmente coinvolti quei ristoranti attenti alla qualità, che mettono a disposizione strutture ed energie per attività ed eventi incentrati sui prodotti a chilometri zero del Lazio, e disposti a sottoscrivere un codice di comportamento che prevede alcuni punti importanti quali: dare priorità alla scelta dei prodotti del territorio regionale che non siano distanti piu’ di 120 minuti di trasporto su gomma dal ristorante, inserire nei menu ‘piatti a chilometro zero’ contraddistinti da apposito logo, preferire l’acquisto di prodotti stagionali, non utilizzare Ogm, apporre, all’ingresso del locale, il simbolo del punto qualificato “chilometro zero”, sottoporsi ai controlli periodici.
Ai doveri si affiancano però importanti vantaggi: l’entrare in un circuito che sarà caratterizzato da un marchio garante di una nuova ‘eccellenza’ e l’essere coinvolti in numerose attività, che vanno dalla realizzazione di eventi (quali settimane gastronomiche), di concorsi a premi, di visite nelle aziende produttrici, la messa a disposizione della Logistica per dimostrazioni, quale ad esempio il Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo, infine un importante supporto dal punto di vista della Comunicazione.
Riguardo invece la nuova proposta di legge va ricordato che Coldiretti si è, già in passato, resa protagonista di una raccolta di firme a sostegno dell’introduzione, nell’ordinamento nazionale, dell’obbligo di indicare nell’etichettatura il luogo d’origine della materia agricola impiegata. Con l’approvazione della legge n. 204 del 2004 il Parlamento recepì le istanze provenienti dal sindacato agricolo. In questa medesima ottica si fa ora promotrice di una nuova raccolta di firme, in quanto è ormai necessaria l’introduzione di norme atte a fronteggiare l’invasione di prodotti provenienti da Paesi stranieri favorendo il consumo a chilometro zero, regione per regione. La legge proposta da Coldiretti mira anche incrementare il ricorso all’utilizzo dei biocarburanti ricavati dai prodotti agricoli regionali.