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Lazio, il rilancio agroalimentare riparte dalla crema di cacio e pepe
Gli antichi sapori dei piatti della cucina romana tornano in prima linea con un progetto di filiera di Legacoop agroalimentare Lazio, della cooperativa Agricoltura Nuova e dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio (Arsial). L’iniziativa, presentata a Roma presso l’Enoteca Palatium, punta a far rivivere con ingredienti semplici e genuini le migliori realta' agricole del Lazio. Grazie all’ausilio di grandi chef come Paolo Cacciani è stato proposto agli operatori il progetto 'Cacio e pepe'.
Lo chef Paolo Cacciani ha presentato la crema di cacio e pepe, confezionata in piccoli barattoli e rigorosamente realizzata con pecorino romano Dop e Dop bio e con una particolare tipologia di pepe nero, prodotto dai contadini del Sarawak in Malesia. Il prodotto- è stato detto dai responsabili del progetto- è il primo di una serie di prodotti provenienti dal territorio laziale che saranno proposti e resi disponibili ai ristoranti e al grande pubblico.
"Il nostro obiettivo- afferma il presidente della Legacoop agroalimentare Lazio, Giuseppe Codispoti- e' quello di conquistare tutti i mercati. La crema cacio e pepe e' il primo di una serie di prodotti che presenteremo anche in contesti di fiere internazionali e rientra in un progetto che e' una grande opportunita' per la produzione agroalimentare del Lazio".
Per l’occasione è stato annunciato dal Commissario straordinario dell’Arsial Antonio Rosati un premio per il prodotto laziale con le migliori caratteristiche alimentari. Il concorso- è stato detto questa mattina- sarà presieduto da Carlo Hausmann, Direttore generale Azienda Romana Mercati . Rosati ha comunicato inoltre che lunedi sarà presentato un bando Arsial per l'utilizzo di 300 ettari di terreni agricoli incolti, rivolto ai giovani imprenditori. Ma c’è di più. Nello stesso giorno sarà presentato un bando per l’Enoteca Palatium e una scuola d’alta professionalità. Insomma tutta una serie di iniziative per una “nuova Arsial- ha detto il commissario che ha di nuovo cassa e che dunque può sostenere progetti immediati. Per questo – ha precisato ancora- “il nuovo corso dell’agenzia deve essere rigoroso, trasparente e advisor internazionale. Stiamo pensando, d’accordo con il presidente del Lazio Zingaretti, di proporre al Governo l’idea di andare a esporre all’estero i prodotti sotto un unico stand italiano e non in ordine sparso come è stato fatto in questo momento. L’operazione garantirebbe importanti risparmi da reinvestire in altro modo”