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Lazio, tutto pronto per l'assemblea della Coldiretti
Si terrà il 24 gennaio a Viterbo l’assemblea della Coldiretti Lazio. L’incontro vedrà la partecipazione del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, dell’assessore all’Agricoltura Angela Birindelli, di Leonardo Michelini, presidente della Coldiretti di Viterbo, di Vincenzo Gesmundo, Segretario generale organizzativo Coldiretti, del presidente regionale dell’organizzazione agricola Massimo Gargano e del direttore Aldo Mattia.
L’appuntamento, che si terrà a partire dalle ore 10,00, presso l’Hotel Villa Sofia, parteciperanno oltre 400 dirigenti imprenditori agricoli, in rappresentanza delle 60mila aziende che svolgono la propria attività sul territorio laziale.
“Ciò che ci aspettiamo dalla Polverini – precisano il presidente Gargano e il direttore Mattia – è un intervento in grado di fornire, alla nostra base associativa, risposte sul riconoscimento della rappresentanza e dei contenuti che esprime nella nostra Regione e di riflesso su cosa intende fare nel proseguo della legislatura, per risolvere i problemi ‘strutturali’ del settore e che sono alla base dell’attuale crisi, molto piu’ di quanto si addebiti alla congiuntura economica nazionale ed internazionale. Sarà l’occasione per stringere un vero e proprio Patto per lo sviluppo del territorio laziale, fondato su obiettivi comuni e nel rispetto delle responsabilità e dei ruoli di ciascuno”.
“Da parte nostra – proseguono - riproporremo il Decalogo del fare, facendo il punto sia su quanto è stato messo in campo dall’istituzione, presieduta dalla Polverini, che sugli interventi che ci attendiamo vengano avviati e raggiunti, in termini di obiettivi e per i quali la condivisione del Presidente è fondamentale. La sua presenza, a Viterbo, è della massima importanza per evidenziare da una parte l’impegno della Regione Lazio a continuare sulla strada percorsa ma soprattutto quella da percorrere, dall’altra perché si colga appieno il ruolo di una forza sociale quale Coldiretti come interlocutore dinamico, moderno e rappresentativo della intera filiera, protagonista di una concertazione progettuale e non rivendicativa, né corporativa fondata cioè sulla individuazione dei problemi e su proposte di soluzione concrete e percorribili”.