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Lazio: una lettera aperta per promuovere il vino locale
“Una lettera ‘aperta’ alle associazioni di categoria romane legate al mondo della ristorazione e della ricettività alberghiera per richiedere un impegno a promuovere il vino prodotto nella campagna romana. Se il vino di Roma non è conosciuto dai romani è soprattutto perché non viene proposto dai ristoratori della Capitale e della campagna romana”. A lanciare la proposta è Pierluigi Fioretti, presidente della Commissione Assembleare Speciale per Roma Capitale, a conclusione dell’iniziativa “Il Vino di Roma, una grande tradizione, un grande futuro”, organizzata dall’associazione “La Compagnia dello Spillo” e da Patrizia Mergè, dell’azienda Casal Marini, in collaborazione con Roma Capitale.
“Il vino di Roma - continua Fioretti - ha raggiunto negli ultimi anni livelli di eccellenza elevatissimi col vantaggio, rispetto a prodotti ultracelebrati provenienti da altre regioni, di potersi presentare ai consumatori a un prezzo più basso”.
Il “peccato originale”, dunque, è ormai cosa passata, il vino di Roma e del Lazio ha fatto passi da gigante, la “quantità” da tempo ormai ha ceduto lo scettro alla “qualità”. E proprio in virtù del retaggio passato, oggi, a parità di eccellenza, i vini del Lazio costano meno rispetto ad altre regioni: ciò, soprattutto in questa epoca di crisi costituisce una marcia in più.
Rincara la dose lo stesso Mauro De Angelis, presidente del Consorzio Frascati Doc: “È il consumatore a decretare il successo, la rinascita o la riaffermazione di un prodotto: sarebbe anche il momento che la città di Roma si riappropriasse di prodotti che sono suoi e li vivesse in modo più diretto, quasi come una esclusività. Abbiamo tutte le carte in regola per farlo”. Per l’agronomo Alessandro Bisleti, infine, “il vino del Lazio sta diventando sempre più importante grazie alla nascita di molte piccole cantine, oggi finalmente cominciamo a stare tra i primi posti, ad avere dei vini eccellenti protagonisti di articoli e servizi giornalistici, nonché menzionati su importanti guide di vini come Michelin”.