Agronews
Le castagne non si fanno attendere: raccolto in anticipo, ma attenzione all'estero
Coldiretti stima una produzione nazionale di 35 milioni di chilogrammi
Roma - Sarà superiore ai 35 milioni di chilogrammi la produzione nazionale di castagne. A stimarlo è Coldiretti segnalando un raccolto in anticipo grazie ad un mese di settembre particolarmente caldo che ha favorito la maturazione. L'organizzazione agricola sottolinea che è "un ritorno atteso dopo che in alcune zone era stata rischiata addirittura l'estinzione per la presenza del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi lungo la Penisola provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni"
La situazione – aggiunge Coldiretti – è in realtà differenziata lungo la Penisola, con una buona ripresa in molte aree produttive italiane come Campania, Toscana, Emilia-Romagna e maggiori problemi in Calabria, Lazio e Piemonte, anche se la raccolta è ostacolata dall’ondata di maltempo. Le prime castagne – precisa l'organizzazione - sono inoltre di una qualità buona e dolce e non presentano particolari anomalie. Il rischio pero’ è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, considerato che le importazioni nel 2019 sono risultate pari a ben 32,8 milioni di chili di castagne, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttoti.