Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Filiera Corta » Le dieci regole per evitare la contraffazione alimentare

Filiera Corta

Le dieci regole per evitare la contraffazione alimentare

Diffuso dal Nucleo antifrodi dei carabinieri, per questa estate 2012, il “Decalogo del consumatore”, strumento utile per evitare acquisti che si possono rilevare vere truffe e dannosi per la salute.

Roma- La sorpresa alimentare è sempre in agguato. A comprovarlo è il voluminoso lavoro che svolge puntualmente il Nucleo antifrodi dei carabinieri utile al consumatore per evitare di fare acquisti che si possono rilevare vere truffe e dannosi per la salute. D’altra parte le contraffazioni, documentate da recenti dossier e da inchieste, sono purtroppo all’ordine del giorno e sono dunque un pericolo costante. Per questo è stato diffuso, per questa estate 2012, il “Decalogo del consumatore” articolato in dieci punti.

1. Ricorda che l’etichetta è la “Carta d’identità” degli alimenti. Diffida di quelle con scritte minuscole e poco chiare soprattutto sull’origine dei prodotti .
2. Le etichette più corrette sono quelle che garantiscono le migliori condizioni di conoscenza di un prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche del prodotto.
3. Per i prodotti alimentari esteri, ricorda che per essere commercializzati in Italia devono essere osservate le stesse regole, l’etichettatura deve essere in lingua italiana e deve essere bene individuato l’importatore e/o lo stabilimento di lavorazione nazionale.
4. Per i prodotti senza etichetta ( es. vendita ai banchi di pesce, carni, prodotti ortofrutticoli) il venditore è comunque tenuto ad esporre indicazioni obbligatorie tra cui quelle sulla provenienza.
5. Fondamentale è il controllo della data di scadenza, delle indicazioni sulle modalità di conservazione e del termine di consumo dall’apertura del prodotto confezionato.
6. Per orientarti sulla genuinità dei prodotti, puoi avvalerti del sistema dei marchi di qualità previsti dall’Unione Europea (DOP, IGP, STG e “Biologico”). Ricorda che gli alimenti "geneticamente modificati" (detti comunemente transgenici oppure "OGM") sono riconoscibili per l'indicazione in etichetta o nell'elenco degli ingredienti.
7. Accertati che le confezioni e gli imballaggi siano integri. In particolare, verifica che nei prodotti in scatola non vi siano parti gonfie o schiacciate e che al momento dell'apertura non fuoriescano bollicine o gas particolari. Affidati anche ai tuoi sensi: olfatto, gusto e tatto ti aiuteranno a scongiurare spiacevoli sorprese.
8. Sii sempre molto cauto negli acquisti on line e nelle vendite “porta a porta”: se non ricevi notizie precise sull’identità e sui recapiti (telefono, domicilio etc.) del venditore, considera che potresti incorrere in una truffa.
9. Diffida dei luoghi di vendita che non appaiono salubri e sono trascurati nell’ordine e nella pulizia. Ricorda e fai osservare l'obbligo di utilizzare i guanti a perdere nella manipolazione di alimenti non preconfezionati, aperti in banchi per la vendita, al fine di evitare possibili contaminazioni batteriche (prodotti orto-frutticoli, paste alimentari, ecc.).
10. Non dimenticare le norme generali di igiene per la sicurezza alimentare della famiglia.

Articoli Correlati

La “Piovra” mette sotto scacco l’agricoltura: business da 50 miliardi

in data:16/08/2012

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno