Agronews
Le golosità italiane battono il brand di Tiffany e Cartier
Il dato emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Il paniere Made in Italy vale 11 miliardi di euro
Roma - Il brand legato all’immagine e alla visibilità dei principali prodotti enogastronomici tipici italiani vale quasi 11 miliardi di euro, ben più dell’equivalente della somma dei brand di Tiffany e Cartier, tanto per citare due tra i più famosi luxury brand di gioielli di fama internazionale. La classifica del “pacco” di Natale con le principali golosità è vinta dal prosciutto di Parma, il cui brand vale 2,2 miliardi di euro, seguito da quello del Chianti (1,6 miliardi di euro) e del Parmigiano reggiano (1,2 miliardi di euro).
Quasi a pari merito, con un valore di poco più di 1 miliardo di euro, troviamo il panettone, dolce natalizio per antonomasia, e il Grana Padano. E sempre tra i formaggi, la mozzarella di bufala campana se la gioca con il gorgonzola “made in Lombardia”, con i brand rispettivamente dal valore di 580 e 511 milioni di euro. Mentre il pecorino romano vale solo la metà, con un valore di 254 milioni di euro in brand.
E tra i salumi, a pari merito si classificano il prosciutto di San Daniele del Friuli (622
milioni per valore di brand) e la mortadella di Bologna (612 milioni di euro). Mentre la bresaola della Valtellina lombarda vale “solo” 254 milioni di euro. E il “re dei vini” Barolo vale appena un quinto (302 milioni di Euro) del collega toscano Chianti.
E’ quanto risulta da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza , relativo al progetto ERI (Economic Reputation Index) a partire da Anholt Brand Index, su dati Registro Imprese, Istat, Istituto Tagliacarne, Best Global Brands, Ismea, CCIAA Milano, Consorzi di tutela. Il valore del brand dei prodotti enogastronomici tipici è stato calcolato sulla base di alcuni parametri economici e di immagine, tra i quali i flussi del turismo gastronomico, il valore dell’export del prodotto, la conoscenza del prodotto stesso all’estero e in Italia, il valore