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Le organizzazioni olivicole invitano Martina a "non sbagliare" sulla Pac
Sale le preoccupazione all’interno del mondo olivicolo per la programmazione 2014-2020 della nuova Politica agricola comune (Pac). In vista della prossima riunione della conferenza Stato Regioni che dovrà decidere la percentuale dell'aiuto disaccoppiato delle misure previste dalla Pac le organizzazioni nazionali olivicole Aipo Cno, Unapol, Un asco e Unaprol hanno inviato al ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e a tutti gli assessori regionali all'Agricoltura d'Italia un documento programmatico con l'invito a "non sbagliare" sulla Pac. Nel documento congiunto si chiede di non tagliare risorse all'olivicoltura.
Dalle indiscrezioni trapelate alla vigilia della riunione, pare che ci sia- si legge in una nota - l'orientamento a premiare altri settori produttivi che non sono in crisi a scapito dell'olivicoltura. Oltre alla rete naturale contro il dissesto idrogeologico, l'olivicoltura- si spiega - è l'unica coltura che assorbe CO2 a differenza di altri comparti che la producono. Da qui l'invito- termina la nota - rivolto dalle organizzazioni nazionali dei produttori olivicoli alle istituzioni a non sbagliare nell’assumere decisioni che potrebbero avere pesanti ripercussioni sul piano socio economico e sulla bilancia agro alimentare del nostro made in Italy in tutto il mondo.