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Legge di Stabilità, chiusa in diciotto punti l'opera di revisione fiscale agricola

Approvato dalla Camera dei Deputati il documento programmatico economico. Lunedì previsto il via libera del Senato. Per De Girolamo le norme in favore del settore “consentiranno più occupazione e un maggiore accesso al mercato”

Roma- Niente Imu sui fabbricati rurali e l’aliquota Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, bloccata all’uno per mille: queste due delle novità più rilevanti tra le norme in favore del settore agricolo appena approvate dalla Camera dei Deputati con la Legge di Stabilità. Che, a detta di un soddisfatto ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo, rappresentano “un’opera di revisione fiscale profonda”, e “consentiranno più occupazione e un maggiore accesso al mercato”. Denso di contenuti l’elenco finale delle misure, diviso in 18 punti che toccano le maggiori criticità del comparto. Al secondo posto c’è, infatti, la riduzione dell’Imu 2014 sui terreni di coltivatori diretti e imprenditori, attraverso il taglio del moltiplicatore da 110 a 75, seguita dalla riserva del 20% dei terreni agricoli demaniali per l’affitto agli under 40 e il ripristino sia delle agevolazioni tributarie per la piccola proprietà contadina, sia della possibilità, per le società attive solo in agricoltura, di determinare il reddito su base catastale anziché in base al bilancio.

E se il 5% delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione potrà essere impiegato per “interventi di emergenza con finalità di sviluppo”, 50 milioni di euro costituiranno un fondo rotativo per finanziamenti a tasso agevolato destinato a chi esporta, con una riserva del 40% per l’agroalimentare. Nel frattempo, le attività agricole- si legge nel testo della legge che sarà in Senato lunedì per il via libero definitivo, saranno finanziabili con il fondo per le calamità mentre i Nac e il Corpo forestale riceveranno nuove risorse per combattere la criminalità agroambientale e sarà raddoppiato anche lo stanziamento per l’acquisto di viveri per gli indigenti, passando da 5 a 10 milioni di euro.

E ancora, si conferma a 5 milioni l’investimento per il settore bieticolo-saccarifero, dopo una temporanea riduzione, stessa cifra che garantirà le attività della flotta aerea antincendio del Corpo forestale, mentre il Fondo di solidarietà nazionale per gli aiuti sulla spesa assicurativa conferma i suoi 120 milioni. Rifinanziata anche la legge 449/99 con 60 milioni di euro, divisi in tre tranche di 30 milioni per il 2014, e 15 per entrambi gli anni successivi, a sostegno del comparto, mentre, per quanto riguarda i programmi cofinanziati dall’Europa, allo sviluppo rurale saranno destinati in tutto 20,8 miliardi di euro nei prossimi 7 anni, tra cui 10,4 miliardi divisi tra Stato, Regioni e Province autonome, e 10,4 in arrivo dal Feasr, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Infine, la legge ha stanziato 5 milioni per l’emergenza degli olivi secolari colpiti dalla xylella fastidiosa, 30 milioni per la cassa integrazione in deroga nel settore della pesca e ha stabilito, da gennaio, il blocco dei prezzi degli alimenti ai distributori automatici, che potranno risentire solo di adeguamenti iva.

Soddisfatta la Coldiretti, che torna, però, a chiedere più tutela per il Made in Italy anche attraverso la legge sull’etichettatura. E al ministro, che chiede collaborazione da parte delle associazioni nell’interesse degli agricoltori, risponde Agrinsieme, che accoglie la sfida ma ritiene sia “sbagliato generalizzare quando si parla di collaborazione delle Organizzazioni”.

Natalia Albensi

in data:21/12/2013

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