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Leonardo Bussoletti gioca la partita del Ciliegiolo

L'imprenditore umbro scommette sul vitigno a bacca nera dal sapore di ciliegia per rilanciare e promuovere il territorio

Narni- La sua fede è il Ciliegiolo tanto che nella zona è quasi considerato un Guru di questo vitigno a bacca nera, tradizionalmente coltivato nel centro Italia per un’estensione in Umbria che non supera i 50 ettari. Leonardo Bussoletti,  produttore- proprietario di sette ettari di vigna biologica dislocati in provincia di Terni tra Narni,  San Gemini, Penna in Teverina ed Attigliano,  ha scommesso dal 2008 sul vino dal sapore di ciliegia dopo un  passato commerciale nel mondo dell’enologia.  Oggi Bussoletti, oltre a dedicare anima e cuore alle sue produzioni e nell'ottica di promuovere e valorizzare il territorio nel suo insieme, è  anche presidente dell'Associazione Produttori di Ciliegiolo di Narni, un gruppo di vignaioli che si sono uniti nel 2014 per promuovere e valorizzare questa antica varietà di uva considerata progenitore del sangiovese.  Nel suo curriculum si registra poi la promozione della ricerca avviata in collaborazione l’Università di Milano finalizzata alla mappatura dei vecchi vigneti con il risultato di aver individuato circa 30 cloni di ciliegiolo nel territorio della Igt Narni. La sua iperattività inoltre è legata alla realizzazione dell'evento Ciliegiolo d'Italia, manifestazione pensata per far conoscere anche al grande pubblico l’uva ed i produttori che in tutta Italia la vinificano in purezza.

Dal punto di vista strettamente operativo, oltre a gestire in affitto altri 12 ettari di superficie vitata dove una volta c’era un allevamento di Chianina,  l’imprenditore vitivinicolo umbro, con il supporto dell'agronomo Federico Curtaz,  produce ciliegiolo in 4 ettari, grechetto  in 2 ettari, a 290 mt s.l.m. Le vigne sono tutte rivolte a nord e la resa ad ettaro non supera  i 60 quintali di uva. I terreni del trebbiano (1 ettaro), a 200 mt s.l.m., sono terreni di media struttura. Le vigne sono rivolte a sud e la resa ad ettaro è sui 60 quintali di uva. Tutti i vigneti  sono abbastanza recenti, piantati tra il 2006 ed il 2010, ad eccezione della produzione Vigna Vecchia, che risale al 1985. I prodotti (Colle Ozio, Gregetto-Igt Narni- Brecciaro, Ciliegiolo-Igt Narni, Vigna Vecchia, Ciliegiolo-Igt Narni) come detto, sono biologici, ma la certificazione non è dichiarata in etichetta.

Gianluca Pacella

in data:04/01/2016

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