Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Filiera Corta » Lotta allo spreco di cibo: scende in campo la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition

Filiera Corta

Lotta allo spreco di cibo: scende in campo la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition

In occasione della Giornata dell'Ambiente vengono forniti dieci utili consigli da applicare nella vita di tutti i giorni

Roma- In Italia si spreca il 35% dei prodotti freschi (latticini, carne, pesce), il 19% del pane e il 16% di frutta e verdura. Lo spreco di cibo nel nostro Paese determina una perdita di 1226 milioni di m3 l’anno di acqua, pari al 2,5% dell’intera portata annua del fiume Po.  A segnalarlo è la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition che rilancia l’obiettivo del Protocollo di Milano in occasione della Giornata dell’Ambiente (venerdì 5 giugno), che quest’anno avrà la sua celebrazione ufficiale a Expo Milano 2015. L’obiettivo è ridurre lo spreco di cibo del 50% entro il 2020.  Come? Intervenendo- si sostiene- sull’intera filiera, dagli agricoltori ai consumatori: con attività di prevenzione, per evitare gli sprechi fin dall’inizio del processo produttivo, e poi imparando a riutilizzare gli avanzi di cibo per l’alimentazione umana e per quella animale, ed infine per la produzione di energia e compostaggio.

Ogni anno- si precisa inoltre- vengono sprecate e perse circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, un terzo della produzione mondiale e l’equivalente di 1 trilione di dollari in valore. E un quarto del cibo sprecato basterebbe per nutrire i 795 milioni di persone che soffrono la fame. Lo spreco di cibo globale determina- viene precisato infatti 3,3 miliardi di immissioni di CO2 nell’ambiente ogni anno

La Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition propone dunque 10 semplici consigli che ciascuno può applicare nella vita di tutti i giorni.

Durante l’acquisto

  1. Comprare solo quello che si prevede di consumare, prevedendo il più possibile le esigenze per i pasti: questo consente di evitare acquisti compulsivi e di approfittare delle offerte solo se si è certi di avere realmente bisogno di quei prodotti.
  2. Controllare sempre la data di scadenza dei prodotti prima di riporli nel carrello in modo tale da non ritrovarsi poi cibi che devono essere consumati in tempi brevissimi senza rendersene conto.
  3. Trasportare tempestivamente a casa gli alimenti freschi e surgelati, in modo da non interrompere la catena del freddo ed evitarne il deterioramento.

In casa

  1. Conservare gli alimenti secondo le indicazioni presenti sulle confezioni.
  2. Verificare le date di scadenza e mettere in posizione più visibile e a portata di mano i prodotti a scadenza più ravvicinata. Attenzione: “da consumare preferibilmente entro il…” indica una data consigliata: se è integro e ben conservato il prodotto può essere consumato anche dopo la scadenza e non è necessario buttarlo.
  3. Prima di buttare un alimento appena scaduto, verificarne odore, aspetto e sapore per capire se può comunque essere consumato: se queste caratteristiche non risultano alterate il prodotto si può mangiare.
  4. Controllare che il frigorifero sia regolato e funzioni correttamente (le pareti interne devono essere asciutte, niente ghiaccio nel freezer), evitando di lasciarlo aperto o di aprirlo e chiuderlo in continuazione.
  5. Disporre correttamente i prodotti freschi nel frigorifero: ad esempio frutta e verdura negli appositi cassetti oppure nei ripiani alti, dove la temperatura è leggermente più alta, carne e latticini nella parte bassa dove è più freddo.
  6. Servirsi solo della quantità di cibo che si prevede di mangiare: meglio riempirsi il piatto poco (ci si può sempre servire una seconda volta…) che troppo rischiando di lasciare avanzi. Quelli rimasti nella pentola si possono naturalmente riutilizzare…
  7. Cucinare con gli avanzi: uno sforzo creativo per risparmiare soldi e l’ambiente. E se non abbiamo fantasia, il web e le rubriche di cucina di giornali e televisione sono ricchi di consigli proprio per questo.

 

 

in data:03/06/2015

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno