Agronews
Milleproroghe: prorogato al 31 marzo l'accatastamento dei fabbricati rurali
Via libera del Consiglio dei ministri al Dl. Ora le misure andranno alla firma del Colle, poi in Gazzetta e dal 30 dicembre a Montecitorio
Roma - Via libera del Consiglio dei ministri al decreto Milleproroghe. Il dl ora andrà alla firma del Colle, poi in Gazzetta e dal 30 dicembre a Montecitorio. La novità per l’agricoltura riguarda gli immobili rurali e la proroga del ‘Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura’. La modifica per gli immobili è l'unica micro-modifica alla manovra Monti. La modifica prevede nello specifico che per la variazione catastale degli immobili rurali ci sarà tempo fino al 31 gennaio 2012
“Sono state inserite all’interno del decreto ‘Milleproroghe’, ha spiegato nel dettaglio il ministro per le Politiche agricole , alimentari e forestali Mario Catania - due importanti misure in favore del comparto agricolo e della pesca. È stata decisa la proroga del ‘Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura’, che consentirà la realizzazione delle azioni a sostegno del settore in questa fase di delicata congiuntura economia. Inoltre è stato fissato al 31 marzo del 2012 il termine per la presentazione delle domande per il riconoscimento della ruralità degli immobili. È un risultato importante, che avrà effetti positivi per il comparto”.
E’ positiva – ha commentato Coldiretti - ma non basta la proroga al 31 marzo 2012 per l'accatastamento dei fabbricati rurali.. Si tratta – ha proseguito l’organizzazione agricola - di un segnale positivo che non basta poiché la manovra avrà un impatto negativo stimato pesante su terreni agricoli e fabbricati rurali facendo pagare alle imprese agricole attraverso l’ Imu un ulteriore costo di un miliardo di euro. Sono infatti colpiti – precisa ancora la Coldiretti - dalle stalle ai fienili fino alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi, andando a tassare quelli che sono, di fatto, mezzi di produzione per le imprese agricole . Il bene terra, se utilizzato come fattore della produzione in un’impresa agricola, deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a fondi agricoli speculativi o per fini hobbistici e per consolidare questo obiettivo – conclude la Coldiretti - la manovra va corretta.
L’accatastamento dei fabbricati rurali nel Milleproroghe è il primo, importante, gesto di attenzione del governo nei confronti dell’agricoltura” commenta Confagricoltura.
Le stime dell’Ufficio Studi di Confagricoltura rilevano quasi 4 milioni di fabbricati rurali, di cui 1.100.000 abitazioni occupate, 350 mila case non occupate, 1.100.000 stalle e ricoveri per animali, 1.380.000 fabbricati adibiti a vari usi (tra cui 950 mila a depositi di macchine ed attrezzi).
“Va comunque rivisto l’impianto della manovra – ribadisce con forza l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – dal momento che c’è una duplicazione d’imposta sui fabbricati rurali, il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni; la gran parte di tali immobili per gli agricoltori sono mezzi di produzione. Le dimensioni economiche del prelievo, peraltro, sono importantissime, visto che si stima 1 miliardo e 200 mila euro di ulteriori tasse”.
Articoli Correlati
“Salva Italia”, il muro delle organizzazioni agricole
La manovra “Salva Italia” risparmia l’Agea
Terra ai giovani e anticipazioni sui fondi comunitari nella legge di stabilità