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Misure ad hoc per un'agricoltura in debito di ossigeno
Interventi per il vino, agroenergie, pesca e acquacoltura con il decreto sviluppo approvato da Palazzo Chigi
Roma - Misure mirate per ridare ossigeno al comparto agroalimentare. E’ l’obiettivo del decreto sviluppo approvato oggi da Palazzo Chigi. Gli interventi riguardano comparto vitivinicolo, le agroenergie, la pesca e l'acquacoltura, e l'istituzione del Fondo nazionale per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti. "È stato deciso- spiega nel dettaglio una nota- considerata la situazione di grave crisi economica e le sue conseguenze sulla parte piu' debole della societa' italiana, di istituire il Fondo nazionale la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, che sara' gestito da Agea, assegnando per il 2012 una prima dotazione finanziaria pari a un milione di euro".
Lo stanziamento a disposizione è di 20 milioni di euro non utilizzato finora e relativo a programmi precedenti, che potranno essere destinati - anche nel breve termine - a misure urgenti a sostegno del settore agricolo ed alimentare". Le somme, presenti sul bilancio dell'Agea, sono destinate anche "a finanziare specifici interventi di contrasto alle crisi di mercato, che sempre piu' spesso colpiscono il comparto". Viene inoltre "risolto il problema finanziario che, di fatto, negli ultimi anni ha bloccato il sistema nazionale delle prove varietali".
Il Consiglio dei ministri ha previsto inoltre anche "interventi mirati a rafforzare l'azione di tutela e promozione dei Consorzi di tutela dei vini, attraverso l'inasprimento delle sanzioni contro le trasgressioni dei regolamenti interni". Mentre per il settore delle agro energie "si intende incrementare in particolare la produzione di energia da fonti rinnovabili legate ad opere irrigue ed ai Consorzi di bonifica".
Tra gli obiettivi anche la "tutela e il giusto equilibrio sul territorio tra agricoltura e impianti agro energetici che usano biomasse di origine agricola al fine di evitare effetti distorsivi a danno delle produzioni agricole tradizionali". Allo stesso tempo sono stati messi a punto per la pesca e l'acquacoltura "interventi per ridare slancio e competitivita' al settore, in particolare in merito allo sviluppo dell'acquacoltura in mare". Previsto inoltre "un sistema volontario di indicazione dell'origine per chi vende al dettaglio e chi somministra prodotti della pesca, cosi' da poter segnalare al consumatore la dicitura 'prodotto italiano' o altra indicazione relativa all'origine italiana o alla zona di cattura piu' precisa di quella obbligatoriamente prevista dalle disposizioni vigenti in materia".