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Mozzarella di bufala campana dop, un "indirizzo reale" per un prodotto da 500 milioni di fatturato
Con la firma di un protocollo d’intesa con il ministero per i Beni culturali il Consorzio di tutela avrà la sua nuova sede all’interno della Reggia di Caserta. Il progetto è finalizzato ad una rinascita del territorio e svilluppo del prodotto agricolo
Caserta- La mozzarella di bufala campana dop cambia indirizzo nel suo biglietto da visita. Da settembre infatti la casa del Consorzio di tutela della denominazione sarà all’interno del polo vanvitelliano della Reggia di Caserta e precisamente nell'area delle cavallerizze del Palazzo reale, uno spazio di oltre mille metri quadrati per un investimento di oltre un milione di euro per i prossimi 12 anni. Il trasferimento di sede nella stessa città campana di Caserta è legato all’avvio di un progetto pilota messo in piedi con il mistero per i Beni e le attività culturali sottoscritto con un protocollo d’intesa e finalizzato a trasformare in occasione di sviluppo per il territorio il patrimonio di eccellenze agroalimentari e artistiche. L’accordo siglato prevede un fitto annuo di 80 mila euro e il finanziamento della riapertura del Teatro di Corte della Reggia.
Nei nuovi spazi presi in affitto, partendo da una situazione di base di 500 milioni di fatturato e un export pari al 28 per cento, il Consorzio ha previsto di fare attività di formazione sia con i giovani che con i dipendenti dei caseifici e informazione rivolta ai consumatori, giornalisti, operatori del settore. Nella programmazione sono stati preventivati inoltre investimenti in ricerca e sviluppo legati al prodotto in stretto legame con il mondo accademico, in particolare con l’Università Federico II il cui rettore è membro del Comitato Scientifico del Consorzio.
Il progetto- spiega il presidente dell’organismo di Tutela Domenico Raimondo- è la testimonianza che ormai si è voltato pagina rispetto all’immagine che di questo territorio e di questo prodotto si è fatto ingiustamente nel passato”. “Il consorzio- dice invece il direttore del consorzio Pier Maria Saccani- investe in un'ottica moderna di sviluppo e in un bene unico al mondo, facendo emergere al massimo il collegamento immediato che esiste tra la mozzarella e la sua area di origine e rafforzando il legame con il territorio e l'identità del più importante prodotto a marchio dop del Mezzogiorno". "Questo accordo – dichiara il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori-è un vero e proprio evento che va nella direzione della rinascita della Reggia. - La scelta di fondo- aggiunge è quella della rinascita che coinvolge il territorio di cui la mozzarella è un simbolo. È un accordo- conclude semplice, ma forte da cui traggono vantaggio agricoltura e Beni Culturali”.