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Nasce associazione "Agricoltori Montereale Solidale"

E' nata, alla presenza del Sindaco di Montereale (Aquila), Massimiliano Giorgi, l’associazione "Agricoltori Montereale Solidale". la nuova associazione è il frutto di una volontà unanime di alcuni agricoltori dell’areale di Montereale, finalizzata a creare unione e solidarietà tra le piccole aziende agricole che, in controtendenza al progressivo abbandono dei territori montani provati dai terremoti del 2009 e 2017, vogliono promuovere una agricoltura a zero impatto ambientale, tutelando la biodiversità e la salute del consumatore. Le campagne di Montereale situate a 1000 metri di altitudine rientrano nel territorio tutelato dal Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga ed alcune aziende agricole già aderiscono al regime biologico e possiedono la qualifica di “agricoltore custode del Parco”, impegnandosi al recupero di varietà colturali autoctone pressoché dimenticate.

La coltura che attualmente accomuna le aziende è quella della patata di montagna, già apprezzata per le particolari caratteristiche organolettiche, ma sono coltivati anche farro e legumi autoctoni: fagioli tondini, fagioli neri, ceci e lenticchie. La scelta associativa fatta dagli agricoltori monterealesi, nonostante le scarse rese produttive, le avversità climatiche ed i terreni impervi, mira a proporre al consumatore un modello alternativo all’agricoltura intensiva che degli ultimi decenni ha causato gravi squilibri ambientali.
Adottando stretti disciplinati di produzione, gli agricoltori promuovono un metodo di coltivazione che preservi risorse idriche e ambientali, vietando il ricorso all’uso di fertilizzanti, pesticidi, erbicidi, antigerminanti ed all’irrigazione delle colture stagionali.
Uniti e determinati- spiega una nota-  gli agricoltori monterealesi vogliono far conoscere il valore sociale, ambientale e turistico di queste aree e si prefiggono traguardi importanti tra cui l’ottenimento del marchio identificativo del regime di qualità “prodotto di montagna” e, in futuro, perché no, l’ottenimento del marchio di indicazione geografica di provenienza.

in data:20/11/2019

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