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Nasce la "Filiera del latte del Lazio”
Prende il via la “Filiera del latte del Lazio”, progetto che si propone di promuovere la qualificazione della filiera regionale del latte, l’importanza del suo apporto nutrizionale come alimento e la valorizzazione del territorio, del paesaggio agrario e delle particolari competenze produttive che caratterizzano questo settore agroalimentare. Per la prima volta- si legge in una nota- Produttori, Aziende della trasformazione e Organizzazioni professionali agricole intraprendono un percorso comune per raccontare al consumatore la qualità del latte crudo bovino “made in Lazio” e di tutti i prodotti derivati attraverso la trasformazione industriale, utilizzando le evidenze scientifiche fornite dai contributi di autorevoli esperti della nutrizione e della medicina.
L’accordo raggiunto gode del patrocinio della Regione Lazio ed è stato firmato da quattro dei più importanti stabilimenti di trasformazione del latte della regione (Centrale del Latte di Roma, Fattoria Latte Sano, Ipa Latte di Nepi, Centrale del Latte di Rieti), dalle principali Cooperative di raccolta latte, in rappresentanza di circa 450 aziende agricole, dalle maggiori Organizzazioni professionali agricole regionali (Cia – Agricoltori Italiani Lazio, Coldiretti Lazio, Confagricoltura Lazio) e da Unindustria Lazio, in qualità di soggetto promotore che per primo lo scorso anno ha ipotizzato una risposta di filiera alle criticità del settore, istituendo un apposito gruppo di lavoro.
Complessivamente gli operatori che a oggi sostengono l’iniziativa rappresentano la produzione di circa il 60% del latte bovino del Lazio, ossia 180 milioni di litri/anno forniti da 50 mila capi di allevamento. La sottoscrizione del progetto rimane tuttavia libera e aperta in ogni momento a nuove adesioni, nella convinzione che questo possa aiutare a superare gli individualismi del passato e convincere un intero comparto a fare sistema contro la crisi che lo ha colpito, provocandone negli ultimi anni una contrazione.