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Filiera Corta

Natale, la tavola delle feste vale 4,3 miliardi

La stima di spesa delle famiglie italiane per i pranzi e le cene è della Coldiretti sulla base dell'indagine “Xmas Survey 2012"

Roma - Gli italiani spenderanno 4,3 miliardi per imbandire le tavole della feste di fine anno 2012, con gli alimentari e le bevande che sono l’unica voce di spesa che sostanzialmente tiene nel tempo della crisi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti “Il Natale sulle tavole degli italiani”, sulla base dell'indagine “Xmas Survey 2012” di Deloitte dalla quale si evidenzia che i cibi rappresentano il 36 per cento delle spese di Natale. Non si rinuncia dunque a preparare pranzi e cenoni o a gratificare parenti e amici con gustosi omaggi utili ma - sottolinea la Coldiretti - si qualifica la spesa, con una netta preferenza di prodotti del territorio locali e Made in Italy.

Si assiste - precisa la Coldiretti - a una fortissima attrazione verso la riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si esprime sempre di più attraverso la preparazione delle ricette del passato che, nonostante i profondi cambiamenti negli stili di vita, rimangono fortemente radicate nella popolazione. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg il 59 per cento degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà in tavola prodotti Made in Italy, il 23 per cento addirittura locali o a chilometri zero e l’11 per cento prodotti biologici, mentre un 18 per cento guarderà alle offerte e al basso prezzo.

Ben il 44 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti locali - e lo fa soprattutto perché ha un valore anche economico - e il 35 per cento dei cittadini è convinto che acquistando prodotti locali si crei ricchezza locale. “E’ un segnale importante di fiducia nella ripresa del Paese che va sostenuta anche nel momento di fare la spesa con l’acquisto di prodotti italiani”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità a sociale nei confronti del lavoro e dell’economia del proprio territorio che si diffonde tra i cittadini nel tempo della crisi”. Una tendenza che riguarda anche i regali. Quest’anno c’è la nuova frontiera della strenna natalizia innovativa per chiunque voglia differenziarsi regalando qualcosa di molto originale come la prima tisana di bambù Made in Italy, adattissima ai bambini perché con un forte potere di conciliazione del sonno o le diverse adozioni a distanza che prevedono la possibilità di allevare un maiale per assicurarsi salumi doc ma anche alberi da frutta per ricevere poi direttamente a casa gli squisiti frutti. E ancora - continua la Coldiretti - tra le idee innovative ci sono anche la weBox di Terranostra, un cofanetto regalo per trascorrere un weekend in agriturismo o semplicemente per mangiare cibi tipici del territorio ma - conclude la Coldirettti - a Natale 2012 c’è spazio anche per i regali solidali con prodotti tipici realizzati, curati e trasformati da persone diversamente abili.

La Coldiretti segnala inoltre che sulle tavole degli italiani aumenta la presenza dei prodotti Made in Italy piu’ tradizionali dal cotechino (+8 per cento) alle lenticchie (+14 per cento), dalla frutta di stagione (+15 per cento) allo spumante (+20 per cento) mentre crollano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come ciliegie, pesche fuori stagione o ananas (- 3 per cento), caviale (- 2 per cento) e champagne (-1 per cento) . Nel dettaglio - sottolinea la Coldiretti - lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste e sarà bevuto da 44 milioni di italiani (87 per cento). Segue a ruota il panettone al quale non rinunceranno in 40 milioni (80 per cento) che vince sul pandoro (prescelto da 34 milioni, pari al 68 per cento). Registrano un vero boom - precisa la Coldiretti - le lenticchie che, in un momento di difficoltà, sono chiamate a portar fortuna nei piatti di 39 milioni di italiani (il 78 per cento) insieme al cotechino o allo zampone (31 milioni pari al 62 per cento). La frutta locale - continua la Coldiretti - vince per quasi 39 milioni di italiani (77 per cento) su quella esotica o fuori stagione che quest’anno assaggeranno solo in 13,6 milioni (27 per cento). Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7 per cento) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5 per cento) il caviale e in 6,5 milioni (13 per cento) stapperanno lo champagne. “Il Made in italy alimentare è apprezzato in tutto il mondo dove le nostre esportazioni nel 2012 hanno raggiunto il valore record di 31 miliardi di euro (+ 5 per cento)”, ha reso noto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “è importante che gli italiani riconoscano sempre di piu’ il valore aggiunto della produzione nazionale che è leader in qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale”. La tendenza a privilegiare un menu piu’ nostrano favorisce gli acquisti nei mercatini dove durante le feste sono frequentati da ben 23 milioni di italiani anche alla ricerca nel 34 per cento dei casi - precisa la Coldiretti - dei prodotti tipici dell’enogastronomia. La rete dei mercati e dei punti vendita degli agricoltori di Campagna Amica comprende 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 1.105 mercati, 178 botteghe ai quali si aggiungono 131 ristoranti per un totale di quasi settemila punti vendita

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