Food Mania
Nei cinque continenti il fac-simile delle ricette italiane
Una ricerca dell'Accademia italiana della cucina dimostra che all’estero nel 60 per cento dei casi il menù made in Italy è ''liberamente reinterpretato'' se non ''maldestramente riprodotto''.
Roma – Trovare all’estero il vero Made in Italy culinario ed enogastronomico ormai è come trovare un ago nel pagliaio. Una ricerca dell'Accademia italiana della cucina dimostra infatti che all’estero nel 60 per cento dei casi la cucina italiana è ''liberamente reinterpretata'' se non ''maldestramente riprodotta''. L’indagine, realizzata attraverso74 delegazioni straniere, ha fotografato lo status della gastronomia italiana nei cinque continenti.
La riproduzione pasticciata avviene - spiega l'Accademia - anche perche' quasi la meta' (47%) dei cuochi che operano nei ristoranti italiani all'estero non sono italiani e solo una piccola parte (9%) di questi ha seguito scuole, stage o tirocini nel Belpaese. La pizza - prosegue la ricerca Aic - e' il piatto piu' reinterpretato all'estero. A seguire il tiramisu', le lasagne, le scaloppine di vitello e la pasta al ragu'. Questa forma di 'imbarbarimento' - rileva l'Aic - e' diffusa ovunque. La fusione tra i gusti della tradizione e i sapori locali da' spesso luogo a una forma di cucina ibrida e alla creazione di piatti che, paradossalmente, hanno successo anche se ben lontani dalla tradizione Italiana. Ne e' una dimostrazione la cucina 'all'italiana' in Olanda: a L'Aia, nei ristoranti italiani, si possono per esempio trovare nei menu i ''pesci al forno col pesto''
Dalla ricerca però non emergono solo notizie negative. Negli Stati Uniti, ad esempio, un piatto ibrido per eccellenza come gli ''spaghetti con le meat balls'' (polpette), prima diffusissimo, e' oggi praticamente scomparso. Va segnalato infine che l’analisi rileva anche come la cucina italiana risulti essere la preferita per il 68% dei paesi stranieri, seguita dalla cucina cinese (40%) e dalla francese (38%). Melbourne e' la citta' regina di ristoranti italiani con piu' di 1000, seguita da Sidney, New York e Montreal con 500. Parigi, con 400 ristoranti italiani, e' la culla della gastronomia tricolore in Europa.