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Nessuna frenata per il vino italiano all’estero
I prodotti enologici tricolori, secondo Assoenologi, crescono nei primi tre mesi dell’anno del 13,9% in volume e del 14,5% in valore
Roma - Nessuno stop per il vino italiano all’estero. Se infatti i consumi interni sono in fase di stallo, i prodotti enologici tricolori godono di buona salute con una crescita nei primi tre mesi dell’anno del 13,9% in volume e del 14,5% in valore. A sostenerlo è Assoenologi nel corso del 66mo Congresso Nazionale e dei festeggiamenti per i 120 anni di vita dell’organizzazione in svolgimento ad Orvieto fino al 12 luglio.
Buono anche il trend degli spumanti cresciuti del 25% per volume e valore. Va aggiunto inoltre che nel periodo considerato il vino italiano ha visto consolidare la domanda da parte dei Paesi terzi, cresciuta del 22,7% rispetto a quella dell'Europa, a sua volta aumentata dell'11,4% in volume. I mercati che nell'ultimo anno hanno considerevolmente aumentato la richiesta di prodotto italiano sono quello cinese (+84,7%) e quello russo (+76,6%). Piu' a distanza seguono i Paesi Bassi (+23,5%). L'area del Nord America ha consolidato la crescita degli ultimi mesi mettendo a segno negli Usa +18,8% e +9,2% in Canada