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Niente crisi per lo champagne
L’Italia rappresenta per le bollicine il sesto mercato a volume e il quinto a valore (Francia esclusa) e si colloca tra i Paesi che più apprezzano il vino della regione vinicola transalpina.
Roma - La crisi non spaventa lo champagne. A testimoniarlo soni i dati relativi ai primi sette mesi di quest'anno: le spedizioni mondiali di champagne sono infatti stabili (-0,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Lo scorso anno invece sono state spedite in tutto il mondo 322,9 milioni di bottiglie. Il report è fornito dagli organizzatori della ''Giornata dello champagne'', manifestazione in programma a Roma nei saloni di Borgo Santo Spiritoe realizzata dal Bureau Champagne in Italia, riservato ai professionisti del vino e della ristorazione, cui partecipano 67 marchi e 190 cuvee.
Nel dettaglio sono state 7,6 milioni le bottiglie di champagne affluite sul mercato italiano nel 2011 con una crescita del 6,3% rispetto all'anno precedente. Il Belpaese rappresenta per lo champagne il sesto mercato a volume e il quinto a valore (Francia esclusa) e si colloca tra i Paesi che piu' apprezzano il vino della regione vinicola francese. La classifica mondiale dei maggiori appassionati dello champagne vede al primo posto il Regno Unito con 34,5 milioni di bottiglie seguito dagli Stati Uniti e dalla Germania, rispettivamente con 19,4 e 14,2 milioni di bottiglie. Nel 2011 sono giunti in Italia 470 marchi, segno della ricerca costante che gli italiani dedicano allo Champagne di cui apprezzano in particolare le cuvee di maggior pregio quali i millesimati, ottenuti dalla vendemmia di una sola annata, che da soli costituisco il 7% del mercato