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No Tav: scoppia il caso mozzarella
Nota di protesta dei produttori contro la dichiarazione del sottosegretario agli Affari esteri Manlio Di Stefano: " il governo ha altre priorità che far spedire una mozzarella 20 minuti prima in Francia"
Roma- La mozzarella piace in carrozza, o meglio su un bel treno ad Alta velocità che la porti subito in Francia, uno dei mercati esteri più importanti del settore. Tra Torino e Lione - sottolinea il Coriere del Mezzogiorno - nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la battaglia "no Tav" diventasse la "questione mozzarella". Ieri i produttori del settore lattiero-caseario si sono infuriati e hanno inviato una nota molto polemica al sottosegretario agli Affari esteri Manlio Di Stefano che il giorno prima aveva detto sulla Tav: il governo ha altre priorità che far spedire una mozzarella 20 minuti prima in Francia. Dati alla mano l' export del settore del formaggi vale 2,8 miliardi di euro.
"La Francia - spiega Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte - per la mozzarella è la prima destinazione. Ne esportiamo 32mila tonnellate all'anno. Ma non solo. Complessivamente ai francesi vendiamo 90mila tonnellate di formaggi all' anno su un totale di 400mila tonnellate esportate. Per noi quindi è un mercato importante. E se si parla di infrastrutture sicuramente tutte le imprese del settore sono a favore non solo della Tav, ma di qualsiasi altra opera che aiuti nel commercio il comparto. Non si dimentichi che l' agroalimentare, come altri settori, riesce a stare in piedi proprio grazie all' export".