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Norcia, il sisma mette Ko un'altra capitale della cucina tricolore
Dopo Amatrice con la sua ricetta dell’Amatriciana anche un altro dei luoghi simbolo dell'enogastronomia made in Italy è messo in crisi dal terremoto. Salve le famose lenticchie di Castelluccio. Nelle difficoltà circa 3mila aziende agricole
Roma- Dopo Amatrice con la sua ricetta dell’Amatriciana, un'altra capitale della cucina italiana dovrà rinascere dalle macerie per continuare una tradizione secolare di genuinità. Norcia (Perugia), famosa in tutta Italia e all'estero per San Benedetto, i salumi, i tartufi e per l’accostamento sacro e gastronomia, è costretta a risollevarsi dalla tragedia sismica avvenuta nel Centro Italia a distanza di un mese dalla precedente accaduta il 24 agosto. Norcia, patria della norcineria, può vantare il suo Prosciutto Igp e il suo pregiato tartufo nero
Intanto le organizzazioni agricole fanno i conti dei danni accusati nei territori di Lazio, Marche, Umbria. Ad oggi- secondo Coldiretti- sarebbero 3mila le aziende del tessuto agricolo e agroalimentare delle zone terremotate duramente provate dall’evento. Salve le famose lenticchie di Castelluccio, il tradizionale legume che accompagna le festività di fine anno quale segno augurale di prosperità e fortuna. Il raccolto della specialità umbra a indicazione geografica protetta si è svolto come, previsto dal disciplinare di produzione, entro il mese di agosto. Vengono prodotte un milione e 600mila chilogrammi.
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