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Norme più stringenti sui buoni lavoro
Via libera di Palazzo Chigi al decreto che prevede la tracciabilità dei voucher. Imprese agricole escluse da limite di 2.000 euro
Roma- Norme più stringenti sull’utilizzo dei voucher. Le nuove regole sono il frutto del lavoro di Palazzo Chigi che ha dato, in maniera preliminare, il via libera al decreto che regola la materia e che prevede la tracciabilità dei buoni lavoro. Con il provvedimento varato il Committente imprenditore o professionista dovra' comunicare almeno un'ora prima dell'inizio della prestazione nome, cognome o il codice fiscale del lavoratore che ricevera' il buono lavoro, il luogo e durata della prestazione con un sms o una mail alla direzione territoriale del lavoro. Per gli imprenditori agricoli sara' possibile usare il voucher entro sette giorni. Gli imprenditori agricoli sono esclusi dal limite imposto ai committenti non agricoli di 2.000 euro per le prestazioni di lavoro accessorio.
Il comparto agricolo - si spiega in una nota - e' escluso dall'applicazione del limite imposto ai committenti imprenditori, i quali appunto possono avvalersi di prestazioni di lavoro accessorio per compensi non superiori a 2.000 euro per ciascun lavoratore. L'esclusione e' motivata dal fatto che l'utilizzo del lavoro accessorio in agricoltura e' gia' soggetto, oltre al limite generale dei 7.000 euro per lavoratore, anche ad ulteriori limiti secondo i quali in agricoltura il lavoro accessorio e' utilizzabile nell'ambito delle attivita' agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da giovani con meno di venticinque anni se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado o in qualunque periodo dell'anno se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l'universita' e per le attivita' agricole svolte a favore dei piccoli produttori agricoli (che nell'anno solare precedente hanno realizzato o, in caso di inizio di attivita', prevedono di realizzare, un volume d'affari non superiore a 7.000 euro.