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Obikà-Slow Food, sinergia vincente
Ogni mese, la mozzarella di bufala campana Dop, protagonista indiscussa dei menù del locale, verrà proposta in abbinamento ad un Presidio dell'associazione no-profit
Roma- La bufala di Obikà firma l’alleanza con i cuochi di Slow Food e sei ristoranti saranno coinvolti nell’accordo nato per sostenere e promuovere l’eccellenza italiana a tavola. Gli ormai noti Mozzarella bar dove, già dallo scorso anno, sono apparsi prodotti extra menù della selezione di Slow Food, sono infatti entrati nell’ “Alleanza tra i cuochi e i Presìdi Slow Food in Italia”, un progetto nato 4 anni fa, al quale hanno già aderito 300 cuochi di osterie, ristoranti e bistrot, che persegue un solo obiettivo, ossia quello di fare del cibo un momento unico ma, possibilmente, ripetibile.
Grazie alla qualità e alla tradizione dei prodotti utilizzati in arrivo dal territorio. I ristoranti Obikà coinvolti nella capitale si trovano, rispettivamente, dietro il Parlamento, a Campo dei Fiori e in zona Parioli, mentre a Milano sono quelli in zona Brera e Duomo e infine a Firenze in via dè Tornabuoni.
L’accordo è semplice e, ovviamente, promette molto bene: ogni mese, come appare in evidenza sul sito ufficiale di Obikà, la mozzarella di bufala campana Dop, protagonista indiscussa dei menù, verrà proposta in abbinamento ad un Presidio Slow Food. E il successo, a quanto pare, è assicurato. “La risposta dei nostri clienti agli abbinamenti delle mozzarelle di Bufala Campana con i Presìdi Slow Food si sta rivelando un successo al di là delle nostre aspettative”, ha commentato Silvio Ursini, presidente e fondatore di Obikà, “e contiamo di poter contribuire in modo significativo alla protezione e promozione di queste straordinarie realtà del nostro Paese”.
“Obikà è sicuramente un partner importante per il progetto dei Presìdi Slow Food, ormai ospiti fissi dei suoi locali”, ha aggiunto Piero Sardo, Presidente Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. “Entrambe le realtà, infatti, condividono gli stessi obiettivi e gli stessi principi, che vedono nella tutela dei prodotti di qualità e nella sana alimentazione due capisaldi”.
Natalia Albensi
in data:26/09/2013