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Ogm, Coldiretti incalza Catania sulla clausola di salvaguardia

“In attesa di conoscere il definitivo esito del contenzioso giurisprudenziale sulla procedura autorizzativa per la messa in coltura di organismi geneticamente modificati in vigore nel nostro Paese, occorre procedere senza indugio all’attivazione della “clausola di salvaguardia” per scongiurare qualsiasi rischio di commistione tra Ogm e agricoltura tradizionale o biologica”. E’ quanto ha chiesto il presidente della Coldiretti Sergio Marini in una lettera rivolta al ministro delle Politiche agricole Mario Catania al fine di “rimuovere qualsiasi dubbio e preoccupazione circa gli effetti pregiudizievoli che potrebbero discendere da un’eventuale ed illecita semina di varietà Ogm”.

“Il ricorso a tale clausola – ricorda Marini - è già stato richiesto in più occasioni dalle amministrazioni regionali ed è uno strumento esercitato da alcuni Stati membri dell’Ue in relazione a nuove evidenze scientifiche che evidenziano l’impatto degli Ogm anche su aspetti diversi da quelli economici”. Del resto – prosegue il presidente della Coldiretti “il d.l. n. 224 del 2003 consente disgiuntamente al Ministro delle Politiche agricole alimentari  e forestali di limitare o vietare temporaneamente l’impiego di Ogm autorizzati con provvedimento di urgenza”. Non va dimenticato – conclude la Coldiretti sulla base dell`indagine Coldiretti-Swg relativa ad ottobre 2012 – che quasi sette italiani su dieci considerano oggi gli organismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali: una motivazione in più che va a rafforzare l’esigenza di garantire l’agricoltura e il territorio da forme di inquinamento genetico e assicurare la competitività delle nostre produzioni tradizionali e di qualità.

in data:22/12/2012

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