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"Oli d'Italia 2013", presentata dal Gambero Rosso la nuova guida di settore
Presentata al Sol di Verona “Oli d’Italia 2013", la Guida del Gambero Rosso.. Realizzata con la collaborazione di Unaprol, consorzio olivicolo e la sua Filiera Olivicola Italiana la guida si conferma- si legge in una nota - uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore, i buyers, ma anche per tutti quei consumatori che hanno intenzione di approfondire la conoscenza di un prodotto che da millenni fa parte della nostra dieta e del quale per troppo tempo abbiamo ignorato le potenzialità aromatiche e salutistiche.
Un viaggio nella penisola dove ogni territorio gode – si specifica- di una sua specificità, sia olivicola che gastronomica. Per questo motivo in ogni regione sono presenti molte segnalazioni dei migliori luoghi dove mangiare, dormire e comprare nelle vicinanze delle aziende ma anche dove godere dell’ospitalità dei produttori stessi.
Si suggeriscono poi i luoghi, gli abbinamenti ideali con i consigli dei grandi chef, le informazioni tecniche e storiche dell’azienda e le analisi sensoriali sugli oli.
Per l’edizione di quest' ad aumentare in modo significativo è stato il numero degli oli che hanno guadagnato le Tre Foglie, passati dai 138 dello scorso anno a 183 di questa edizione. Un dato estremamente importante in quanto le Tre Foglie rappresentano il massimo riconoscimento della guida dell’eccellenza made in Italy e che rispettano i parametri del disciplinare Unaprol I.O.O% Qualità Italiana che garantiscono al consumatore provenienza e qualità.
Anche quest'anno al primo posto c'è la Toscana con 31 Tre Foglie, seguita dal Lazio con 29, dalla Puglia con 21, dalla Sicilia con 19, e dall’Umbria con 18, e poi l'Abruzzo con 15, la Calabria, la Campania e le Marche con 7, la Sardegna con 6, il Trentino Alto Adige con 5, la Liguria e la Lombardia con 4, il Molise e il Veneto con 3, l’Emilia Romagna con 2, e la Basilicata con 1 (vedi allegato).
Dieci i premi speciali attribuiti al miglior fruttato leggero, miglior fruttato medio, miglior fruttato intenso, miglior extravergine biologico, miglior rapporto qualità/prezzo, miglior monocultivar, migliore azienda, miglior Toscano IGP e miglior extravergine da ristorazione votato da una giuria di chef rappresentativi di alcune delle maggiori regioni olivicole italiane. Inoltre per la prima volta è stato introdotto un premio per la miglior performance territoriale, un modo per premiare una zona specifica fatta di cultivar autoctone e di produttori che le valorizzano.
Per la prima volta, quest'anno sono state segnalate anche le aziende che producono olive da mensa e quelle che offrono ospitalità all'interno delle loro strutture.