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Olio: Unaprol, 30 milioni per l'ammodernamento della filiera olivicola
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato lo stanziamento di 30 milioni di euro per l’ammodernamento degli uliveti tradizionali e per investimenti in nuovi uliveti sostenibili, rispettosi dell’ambiente e della grande qualità dell’olivicoltura italiana, per aumentare la produzione di olio extravergine d’oliva nel nostro Paese. Lo comunica Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano, che esprime soddisfazione per lo stanziamento di queste risorse deciso nell’ambito del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”.
I finanziamenti premieranno, in particolare, le aziende particolarmente sensibili al tema della sostenibilità ambientale e della difesa delle risorse naturali, in primis l’acqua. Potranno beneficiare dell’aiuto le aziende socie delle organizzazioni di produttori riconosciute per un massimo di 25mila euro ad impresa.
Sempre durante la seduta di ieri della Conferenza Stato-Regioni è stato raggiunto l’accordo sul decreto attuativo per le attività legate all’oleoturismo.
“Finalmente, grazie all’impegno del Ministro e del Sottosegretario Battistoni, ricomincia una programmazione strategica della politica olivicola del nostro Paese - spiega il Presidente di Unaprol, David Granieri -. L’ammodernamento degli uliveti tradizionali e i nuovi impianti serviranno a far aumentare la produzione di qualità, con l’Italia che negli ultimi 30 anni ha perso quasi la metà del suo potenziale produttivo”.
“Il nostro Paese, leader della qualità, aveva bisogno di incrementare anche la quantità del prodotto per poter reggere la concorrenza sempre più forte degli altri Paesi produttori”, continua Granieri.
“Grazie all’approvazione del decreto attuativo sull’oleoturismo sarà possibile legare alle bellezze storiche e architettoniche del nostro Paese anche la valorizzazione di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy - conclude Granieri -. Ci auguriamo che le Regioni accelerino l’iter per l’applicazione di questa norma in grado di regalare una straordinaria opportunità di sviluppo a territori particolarmente vocati all’olivicoltura”