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Olio extravergine, il 50% degli italiani non riconosce la qualità
Il consumo medio annuo pro capite si aggira sui 7,5 kg. Emerge da analisi Unaprol su dati Ismea
Roma- L’Italia ha il primato mondiale nei consumi annui di olio extravergine d’oliva con oltre 500mila tonnellate, ma il 50% degli italiani non è ancora in grado di riconoscere un prodotto di qualità. È questa la fotografia scattata da Unaprol, su dati Ismea elaborati dal proprio ufficio studi Nonostante il consumo medio annuo pro capite di olio d’oliva si aggiri sui 7,5 kg, i consumatori italiani non hanno ancora in mano tutti gli strumenti per scegliere con cognizione il miglior prodotto possibile per caratteristiche chimiche e organolettiche.
Secondo i dati forniti dall’organizzazione dei produttori, gli italiani dedicano il 2,3% del proprio budget di spesa all’olio extravergine d’oliva, con una larga propensione all’acquisto diretto presso frantoi, cooperative ed olivicoltori (30%).