Filiera Corta
Oltre cinque milioni di italiani scelgono i formaggi freschi
Secondo il monitor biennale che AstraRicerche conduce per conto di Assolatte i lattiero-caseari vengono consumati dal 90,5% di 43,5 milioni. Più di tredici milioni li mangia 1-2 volte a settimana e 11,9 milioni li consuma 3-6 volte a settimana
Roma- Toccateci tutto ma non i formaggi, che continuano a essere l’alimento più diffuso nelle case italiane. Anzi, lo sono sempre di più visto che negli ultimi due anni hanno conquistato un 1,2% in più di consumatori adulti. Il dato emerge dal monitor biennale che AstraRicerche conduce per conto di Assolatte, e che per la prima volta si è focalizzato anche sul segmento dei formaggi a pasta molle, rivelandone molte peculiarità interessanti.
“Il 90,5% dei 43,5 milioni di adulti italiani consuma formaggi freschi – spiega il sociologo Enrico Finzi, che ha curato l‘indagine – 13,4 milioni li mangia 1-2 volte a settimana e 11,9 milioni li consuma 3-6 volte a settimana. Ma c’è un gruppo dei fans di questi prodotti lattiero-caseari che li mangia una o più volte al giorno: sono 5,7 milioni di italiani e si tratta perlopiù di donne, di ultra44enni, e di residenti nel Nord-est o nel Centro“
Ricotte e mozzarelle, formaggi spalmabili e crescenze, robiole e fiocchi di latte, tomini e stracchini hanno un ottimo profilo d’immagine. I formaggi a pasta molle risultano sempre associati al piacere (39% degli intervistati), al buon sapore (38%), alla gradevole consistenza (34%) e al piacevole profumo (26%). La loro consistenza morbida conquista soprattutto le donne, e in particolare le più giovani (15-24enni), ed è ancora soprattutto il pubblico femminile a vivere i formaggi molli come una vera “goduria”. Quanto al loro gusto è apprezzato in particolare dai consumatori 55-70enni e dai residenti in Lazio, Abruzzo e Molise.
In genere gli italiani considerano i formaggi freschi un alimento che sazia (36%), garantisce una sana nutrizione (26%) e una certa leggerezza (17%). Portare in tavola questi prodotti caseari genera sentimenti di allegria e felicità (23%), rasserena (17%) e rilassa (17%), e soprattutto non provoca preoccupazioni o ansie.
„I risultati del monitoraggio confermano la leadership dei formaggi nel settore alimentare e il loro andamento in controtendenza, che vede passare gli users dal 91,9 del 2011 al 93,1% di oggi – commenta Adriano Hribal, delegato della presidenza di Assolatte – In questo contesto i formaggi freschi rappresentano alimenti dal consumo diffuso e radicato nelle famiglie italiane, dove sono considerati un‘ottima soluzione per mangiare in modo gustoso e sano. Un risultato che si deve alle imprese lattiero-casearie che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, proponendo i formaggi della tradizione italiana in formati e confezioni innovative, venendo così incontro alle esigenze dei consumatori in fatto di freschezza, qualità, sicurezza, gusto e comodità di utilizzo“.